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In una fabbrica di giocattoli, nella città di Jinjiang, provincia del Fujian, i lavoratori producono Bing Dwen Dwen, mascotte delle Olimpiadi Invernali di Beijing 2022. (9 febbraio 2022-Xinhua/Lin Xiaoyan)

Jinjiang: riprende la produzione di Bing Dwen Dwen

Bing Dwen Dwen, mascotte dei Giochi Olimpici Invernali di Beijing 2022, è recentemente diventata una grande attrazione per la popolazione cinese. Per soddisfare le esigenze dei consumatori e garantire la fornitura per il mercato, un produttore autorizzato a Jinjiang ha ripreso la produzione di Bing Dwen Dwen.

Media statunitensi: Il Big Air Shougang è probabilmente il design migliore delle Olimpiadi Invernali di Beijing

Il 7 febbraio "USA Today" ha riferito che il Big Air Shougang, costruito sul terreno di un'ex acciaieria dello Shougang Group, è probabilmente il miglior design delle Olimpiadi Invernali di Beijing, essendo stato molto apprezzato da diversi atleti. Esso sarà anche il primo impianto del genere al mondo ad essere preservato come sede permanente di salto con gli sci anche dopo la conclusione delle Olimpiadi invernali di Beijing.

CIO: "Beijing presenta un modello per il futuro"

Il 9 febbraio, il principale centro media dei Giochi olimpici invernali di Beijing ha tenuto la quinta conferenza stampa regolare della fase di competizione. Marie Sallois, direttrice del branding e dello sviluppo sostenibile del Comitato Olimpico Internazionale ha affermato che dal 2008 al 2022, Beijing ha proposto un modello per il futuro che lei ha definito "fantastico".

La scelta degli ultimi tedofori della fiamma olimpica non è un affare americano

In merito ai commenti di alcuni funzionari americani sugli ultimi due tedofori delle Olimpiadi invernali di Beijing, Zhao Lijian, il portavoce del ministero degli Esteri cinese, ha sottolineato durante la conferenza stampa tenuta il 9 febbraio, che la scelta degli ultimi due tedofori, i quali hanno accesso la fiamma olimpica con la torcia, è una decisione che spetta alla Cina e non una questione di competenza americana. Zhao Lijian ha affermato che il cosiddetto "sterminio sistematico" della popolazione uigura è una grande menzogna americana, che ha dimostrato l'obiettivo degli Usa di strumentalizzare politicamente le olimpiadi invernali di Beijing e per screditare la Cina attraverso la questione dello Xinjiang.

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