Lo Xinjiang: il quarto episodio della nostra storia - l'arte

(Quotidiano del Popolo Online)lunedì 26 luglio 2021

"La musica e la danza trascendono i confini e le nazionalità, contribuendo a trasmettere un senso di bellezza in lungo e in largo." "Per produrre una canzone, devo prima di tutto trovare una fonte di ispirazione, altrimenti non sono in grado di comporla." Gli ammiratori delle arti chiameranno lo Xinjiang la "terra del canto e della danza". Qui, durante riunioni familiari si suona uno strumento musicale chiamato "dutar" per accompagnare le canzoni, gli sconosciuti nei mercati notturni potrebbero ballare insieme ai raduni uiguri chiamati "meshrep", e le persone di diversi gruppi etnici si incontrerebbero per la danza di piazza in parchi. Quando si sentono le canzoni etniche tradizionali, si percepiscono nella melodia sentimenti di calore, speranza e felicità.

Ovunque si vada nello Xinjiang si trovano "dea del canto" e "re della danza", come si fa a non provare un senso di profondo affetto per questa terra?

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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