Consiglio di Sicurezza dell'Onu, approvata la risoluzione sull'Afghanistan

Lunedì 30 agosto, il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato, con 13 voti a favore e 2 astenuti, una risoluzione sull'Afghanistan dopo il ritorno al potere dei talebani, focalizzata sul controterrorismo e sull'assistenza umanitaria.

La risoluzione 2593 ribadisce l'importanza della lotta al terrorismo in Afghanistan e ricorda gli impegni relativi della parte dei Talebani. Il documento esige che il territorio afghano non venga utilizzato per minacciare o attaccare alcun paese, per ospitare o addestrare terroristi, per pianificare o finanziare atti terroristici.

La risoluzione chiede di rafforzare gli sforzi per fornire assistenza umanitaria all'Afghanistan e ai paesi principali che ospitano i rifugiati afghani, mentre sottolinea che tutte le parti devono rispettare in tutte le circostanze i loro obblighi ai sensi del Diritto internazionale umanitario, compresi quelli relativi alla protezione dei civili. Il documento invita tutte le parti a garantire un accesso pieno, sicuro e senza ostacoli alle Nazioni Unite, alle sue agenzie specializzate e partner esecutivi, e a tutti gli attori umanitari impegnati nelle attività di soccorso umanitario, affinché l'assistenza possa raggiungere tutti coloro che ne hanno bisogno.

Inoltre, la risoluzione adottata riafferma l'importanza di sostenere i diritti umani, compresi quelli delle donne, dei bambini e delle minoranze; incoraggia tutte le parti a cercare attraverso i negoziati una soluzione politica inclusiva, con la piena partecipazione delle donne, che risponde al desiderio degli afghani di mantenere e sviluppare i progressi realizzati negli ultimi 20 anni in termini di Stato di diritto.

La risoluzione prende atto anche della dichiarazione dei Talebani il venerdì scorso, in cui i Talebani hanno promesso che gli afghani potranno viaggiare all'estero liberamente, lasciare il Paese ad ogni momento e attraversare qualsiasi passaggio di frontiera, sia aereo che terrestre, compreso l'aeroporto di Kabul.