Cina: il piano d'azione cinese segna un nuovo esempio nel campo dei diritti umani mondiali

(CRI Online)mercoledì 15 settembre 2021

Nel pomeriggio del 14 settembre, l'Ufficio per l'Informazione del Consiglio di Stato cinese ha tenuto un briefing per interpretare il contenuto del Piano d'azione nazionale sui diritti umani (2021-2025).

Nel corso del briefing, Li Xiaojun, ispettore di secondo livello e direttore dell'Ufficio per la comunicazione del Dipartimento degli affari dei diritti umani dell'Ufficio per l'informazione del Consiglio di Stato, ha reso noto che oltre 60 paesi del mondo hanno formulato piani d'azione nazionali sui diritti umani, ma solo Cina, Indonesia e Messico hanno formulato quattro edizioni consecutive; mentre Stati Uniti, Canada, Francia, Germania, Giappone e altri paesi finora non ne hanno ancora formulato nessuno. In tale sede, Li Xiaojun ha invitato questi paesi che gridano sempre riguardo ai diritti umani a formulare quanto prima i propri piani d'azione nazionali in conformità con la norma internazionale, così da fare davvero qualcosa per proteggere i diritti umani entro i loro confini.

Il Piano è stato reso pubblico il 9 settembre di quest'anno e definisce ulteriormente gli obiettivi e i compiti del governo cinese per assicurare il rispetto, la protezione e la promozione dei diritti umani dal 2021 al 2025.

Il Piano è suddiviso in 8 parti: introduzione; diritti economici, sociali e culturali; diritti civili e politici; diritti ambientali; protezione dei diritti e degli interessi di gruppi specifici; educazione e ricerca sui diritti umani; partecipazione alla gestione globale dei diritti umani; attuazione, monitoraggio e valutazione; inclusi circa 200 obiettivi e missioni concreti.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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