Gli obiettivi dei "due centenari"

(Quotidiano del Popolo Online)venerdì 17 settembre 2021

Il XVIII Congresso Nazionale del PCC ha esposto un imponente progetto per portare a compimento la creazione di una società moderatamente prospera e per accelerare il processo di modernizzazione socialista, invocando gli obiettivi dei "due centenari".

Il primo obiettivo è quello di completare entro il 2021 - anno in cui il PCC festeggerà il suo centenario - la creazione di una società moderatamente prospera e raddoppiare il PIL del Paese, insieme al reddito pro capite del 2010, sia dei residenti urbani che di quelli delle aree rurali. Inoltre, quando la Repubblica Popolare festeggerà il suo centenario nel 2049, questa dovrà diventare una nazione socialista moderna, prospera, forte, democratica, culturalmente avanzata e armoniosa, raggiungendo il livello dei Paesi mediamente sviluppati. Questi sono i grandi obiettivi che la nazione cinese si è posta, integrando la volontà e gli interessi di ogni cittadino, di ogni famiglia e delle masse popolari.

Gli obiettivi dei "due centenari" incarnano i progetti ambiziosi e le prospettive incoraggianti del sogno cinese, e il loro raggiungimento costituirà la base per la sua realizzazione. Nei cinque anni trascorsi dal XVIII Congresso Nazionale del PCC, le varie imprese del Partito e dello Stato hanno subito cambiamenti storici e ottenuto risultati epocali permettendo al socialismo con caratteristiche cinesi di entrare in una nuova era.

Secondo il rapporto del XIX Congresso Nazionale del PCC, il periodo tra XIX e il XX Congresso Nazionale del PCC costituirà uno storico punto di incontro tra gli obiettivi dei due centenari. Per questo sarà necessario non solo portare a compimento la costruzione di una società moderatamente prospera, realizzando gli obiettivi del primo centenario ma anche cogliere l'occasione per intraprendere un nuovo viaggio nella costruzione di un Paese socialista moderno in ogni suo aspetto, avanzando a grandi passi verso gli obiettivi del secondo centenario.

(Web editor: Xiang Shizhen, Renato Lu)

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