Assistere i poveri e ridurre la miseria con misure mirate per vincere la battaglia contro la povertà

(Quotidiano del Popolo Online)mercoledì 22 settembre 2021

"Xi Jinping: Governare la Cina", 27 novembre 2015

Eliminare la povertà, migliorare le condizioni di vita e arrivare gradualmente a un benessere condiviso sono i requisiti essenziali per il socialismo e un'importante missione del nostro Partito. Abbiamo fatto a tutto il popolo la solenne promessa di costruire una società moderatamente prospera in ogni suo aspetto. Abbiamo suonato la carica e siamo pronti a dare battaglia alla povertà. Dobbiamo essere determinati anche a spostare le montagne se ce ne fosse bisogno, dobbiamo essere determinati ad attenerci ai nostri obiettivi e a lavorare sodo per realizzarli. Per vincere la guerra contro la povertà dobbiamo essere risoluti nel cercare di garantire alle aree e alle popolazioni più povere la possibilità di godere entro il 2020 di una società moderatamente prospera in ogni suo aspetto.

Questa Conferenza per la riduzione della povertà è la prima Conferenza centrale convocata dopo il XVIII Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese e questo riflette la grande attenzione che il Comitato Centrale nutre nei confronti della riduzione della povertà. Il V Plenum del XVIII Congresso Nazionale del Partito Comunista Cinese, partendo dall'obiettivo di costruire una società moderatamente prospera in ogni suo aspetto, ha precisato la volontà di migliorare entro il 2020 il tenore di vita della popolazione rurale che attualmente vive al di sotto della soglia di povertà, di risollevare tutte le contee povere, e di risolvere completamente il problema della povertà regionale. Il compito più importante della Conferenza è quello di agire nello spirito del V Plenum del XVIII Congresso Nazionale; analizzare, in questa fase finale, le condizioni e i compiti necessari a costruire una società moderatamente prospera in ogni suo aspetto, per affrontare la lotta alla povertà; stabilire dei piani per il presente e per il futuro; mobilitare tutto il Partito, tutto il Paese e tutta la società in modo da condurre un'azione concertata e vincere questa battaglia.

Dalla fondazione della nuova Cina, il nostro Partito ha guidato il popolo nella lotta contro la povertà. Grazie agli sforzi compiuti nei trentasette anni dal lancio della politica di riforma e apertura, siamo riusciti a percorre la strada del socialismo con caratteristiche cinesi per contrastare la povertà e siamo riusciti a togliere dalla miseria oltre settecento milioni di poveri nelle aree rurali, gettando delle solide basi per costruire una società moderatamente prospera in ogni suo aspetto. La Cina è il Paese dove la riduzione della povertà è stata maggiore a livello mondiale, ed è anche quello che per primo ha raggiunto gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio posti dalle Nazioni Unite. Questo risultato è sufficiente di per sé a farci entrare negli annali della storia dell'umanità e anche a provare al mondo la superiorità della leadership del Partito Comunista Cinese e del sistema del socialismo con caratteristiche cinesi.

Dobbiamo però riconoscere che, nel nostro Paese, l'attuale lotta alla povertà rimane ancora difficile. Alla fine dello scorso anno i poveri nelle campagne erano ancora oltre settanta milioni. Per la durata del XIII Piano quinquennale l'obiettivo è quello di consentire ai poveri di non doversi preoccupare di cibo e vestiti e garantire loro l'accesso all'istruzione obbligatoria, alle cure di base e alla sicurezza abitativa. Allo stesso tempo, dobbiamo innalzare al di sopra della media nazionale il tasso di crescita del reddito disponibile pro capite della popolazione rurale delle aree povere e far sì che i principali indicatori dei servizi pubblici di base si avvicinino a quelli della media nazionale. La lotta alla povertà è ormai giunta alla fase più difficile e più ardua, sono quindi necessari una determinazione maggiore, idee più chiare, misure più mirate e sforzi straordinari. L'unione fa la forza, e uniti riusciremo a combattere la povertà. Non possiamo lasciare indietro neppure una delle zone disagiate, neppure una delle persone povere.

Per continuare a sostenere con misure mirate i poveri e ad aiutarli a uscire dalla loro attuale condizione, dobbiamo concentrarci sul miglioramento dei meccanismi per la riduzione della povertà. La chiave sta nel trovare la strada giusta e nel costruire meccanismi istituzionali efficaci, nel muoversi concretamente attuando misure e stimoli mirati e nel produrre dei risultati concreti. Dobbiamo identificare chi sono i veri poveri e sostenerli in modo mirato. Dobbiamo individuare la popolazione indigente, il livello di povertà e le cause che la provocano, così da riuscire ad attuare delle politiche basate sulle diverse famiglie e sugli individui. Dobbiamo decidere "chi fornisce il sostegno", e quindi accelerare la formazione di un sistema di riduzione della povertà orientato al lavoro che sia pianificato dalle autorità centrali, la cui piena responsabilità sarebbe affidata alle province (alle regioni autonome e alle municipalità sotto il controllo diretto del governo), e attuato a livello metropolitano (locale) e distrettuale, in modo da avere un quadro chiaro della suddivisione del lavoro, distinguere le responsabilità e fare delle valutazioni mirate. Dobbiamo decidere "come sostenere", attuando il progetto "cinque in uno" sulla base delle condizioni specifiche delle aree e delle popolazioni povere.

Primo, sviluppare la produzione, guidare e sostenere tutte le persone capaci di svolgere un lavoro in modo che possano costruirsi un domani migliore con le proprie mani, e basarci sulle risorse locali così da riuscire ad alleviare la povertà sul posto.

Secondo, trasferire i meno abbienti. È una misura necessaria per quelli che non possono affrancarsi dalla miseria restando sul posto. I trasferimenti vanno applicati sulla base di programmi e di quote annuali pianificati, assicurandoci che queste persone possano essere trasferite e stabilirsi altrove e che abbiano i mezzi per migliorare le proprie condizioni di vita.

Terzo, compensare i danni ambientali intensificando le azioni di ripristino e tutela dell'ambiente, aumentando il trasferimento nelle aree con funzionalità ecologica più importanti ed espandere la portata di queste politiche, così da permettere alla popolazione povera in grado di lavorare di essere impiegata come personale addetto alla tutela ambientale o come guardia forestale.

Quarto, migliorare l'istruzione. Per eliminare la povertà, infatti, occorre prima eliminare l'ignoranza, e per sostenere i poveri bisogna innanzitutto sostenere la loro conoscenza. La spesa pubblica per la scuola deve continuare a essere indirizzata alle aree povere, all'istruzione di base e alla formazione professionale. Dobbiamo migliorare i servizi educativi nelle aree più povere, ponendo una particolare attenzione ai bambini delle famiglie rurali povere, specialmente quelli che vengono lasciati indietro.

Quinto, migliorare la previdenza sociale per quei poveri che hanno perso parzialmente o totalmente la capacità di lavorare. Dobbiamo migliorare la previdenza sociale, coordinare la soglia della povertà con i sussidi minimi rurali e fornire altre forme di assistenza sociale. Dobbiamo potenziare le assicurazioni sanitarie e i sussidi per le cure mediche, orientare ai poveri nuove forme di cooperazione sanitaria nelle campagne e politiche sulle assicurazioni per le malattie più gravi. Dobbiamo impegnarci al massimo per contrastare la povertà nelle vecchie basi d'appoggio rivoluzionarie.

Per ridurre correttamente la povertà è necessario un aiuto mirato. Dobbiamo stabilire un'agenda e procedere con ordine, evitando sia di essere troppo cauti sia di farci prendere dall'impazienza. Dobbiamo prevedere un "periodo cuscinetto" durante il quale continuare ad applicare le politiche per alleviare la povertà nelle aree stabilite. Dobbiamo valutare i risultati ottenuti basandoci su criteri rigorosi. Dobbiamo eliminare la povertà porta a porta, persona dopo persona, e verificarne l'efficacia insieme alle masse fino a quando queste ultime ce ne riconosceranno il merito.

Più combattiamo contro la povertà, più dobbiamo rafforzare e migliorare la leadership del Partito. I comitati di Partito e le amministrazioni a tutti i livelli devono continuare ad avere fiducia, avere il coraggio di assumersi questo compito e caricarsi sulle spalle e prendere in mano l'onere di alleviare la povertà. I quadri a tutti i livelli devono lavorare duro, con tenacia, e mettercela tutta, contrastando la povertà con passione e determinazione. Per la durata del XIII Piano quinquennale, i comitati di Partito e le amministrazioni regionali che hanno questo gravoso compito devono considerarlo come massima priorità finalizzata al benessere del popolo e utilizzarlo per migliorare lo sviluppo economico e sociale locale. È necessario che tutti i livelli dell'amministrazione firmino un documento di responsabilità, impegnandosi a svolgere il proprio compito. Dobbiamo istituire un meccanismo di report annuali e un sistema di controllo sulla riduzione della povertà per migliorare la rendicontazione. I risultati effettivi da loro raggiunti in quest'ambito devono essere uno dei criteri più importanti per la selezione e la nomina dei quadri. Dobbiamo osservare e identificare i quadri che sono in prima linea a combattere questa battaglia e incoraggiare tutti i funzionari a scendere in campo e dare prova delle loro abilità. Dobbiamo combinare in maniera organica le organizzazioni di Partito di primo livello delle aree rurali con la lotta alla povertà, selezionare i funzionari migliori e formare un forte gruppo dirigente.

I nostri contributi alla lotta alla povertà devono accordarsi ai requisiti necessari a vincere. Allo stesso modo, devono crescere i fondi e i capitali stanziati dalle autorità centrali a sostegno dei poveri e delle infrastrutture. Le prestazioni sociali dell'amministrazione centrale di carattere generale e ogni tipo di prestazione mirata a migliorare la vita delle persone, devono essere ulteriormente indirizzati a favore delle aree povere. È necessario aumentare gli investimenti da parte delle amministrazioni provinciali e delle aree orientali che sono partner delle aree povere e raddoppiare gli sforzi per integrare i fondi destinati ai poveri. Dobbiamo ridurre la miseria attraverso delle misure finanziarie e accelerare la riforma e l'innovazione del settore bancario nelle zone rurali. Dobbiamo aumentare la trasparenza della gestione di questi fondi, condurre indagini su eventuali crimini legati all'abuso d'ufficio nell'ambito della lotta alla povertà e punire severamente chiunque si appropri indebitamente dei fondi, trattenga illegalmente il denaro, falsifichi i conti o sprechi i fondi destinati ai poveri.

Per affrancarsi dalla miseria e incamminarsi verso l'agiatezza, i poveri dipendono necessariamente dai risultati che riescono a raggiungere con il proprio lavoro. Non ci sono montagne che non possiamo scalare, né strade che non possiamo percorrere. Dobbiamo dare libero corso al grande spirito pionieristico dei quadri ai livelli di base e delle masse, consentendo loro di agire con passione e di combattere la povertà attraverso il duro lavoro. Dobbiamo mobilitare tutte le forze sociali perché partecipino nella lotta alla povertà.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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