Studio rimanderebbe l'epidemia Covid negli USA al settembre 2019

Uno studio dei big data e dei modelli epidemici indica con il 50 percento di probabilità che le prime infezioni da Covid-19 negli Stati Uniti potrebbero risalire al periodo tra l'agosto e l'ottobre 2019, con il primo possibile caso risalente al 26 aprile 2019 a Rhode Island.

Lo studio condotto da ricercatori della University of Science and Technology of China e della University of Chinese Academy of Sciences, pubblicato sul server prestampa cinese ChinaXiv è ancora in fase di valutazione inter pares.

Dopo l'analisi dei dati epidemici giornalieri pubblicati da 11 stati americani e da Washington, i ricercatori hanno affermato di essere fiduciosi al 50 percento che i primi casi Covid-19 negli Stati Uniti siano emersi tra agosto e ottobre 2019, quindi molto prima del primo caso statunitense confermato del 20 gennaio 2020.

Secondo l'articolo scientifico, i calcoli mostrano che l'epidemia di Covid-19 negli Stati Uniti avrebbe un'alta probabilità di aver iniziato a diffondersi verso settembre 2019.

Gli 11 stati sono: New Jersey, Vermont, Virginia, Michigan, New Hampshire, Louisiana, Connecticut, New York, Pennsylvania, Maryland, Massachusetts, Delaware e Rhode Island.

I ricercatori hanno affermato che una serie di studi precedenti dimostrano che Stati Uniti, Spagna, Francia, Italia, Brasile e altri paesi siano stati colpiti dal virus prima dell'outbreak in Cina.

La scorsa settimana, un gruppo di ricercatori laotiani e francesi hanno pubblicato in prestampa uno studio che documenta la scoperta di tre varianti coronavirus che sarebbero gli antenati più vicini conosciuti fino ad ora del virus Covid-19, ritrovate nei pipistrelli rinolofidi delle grotte calcaree nel nord del Laos.

Questi virus condividono una caratteristica chiave con il SARS-CoV-2 nella parte del suo genoma nota come dominio di legame del recettore, la regione che permette al virus di allacciarsi alle cellule.