Ginevra, 10 paesi criticano le conseguenze negative delle misure coercitive unilaterali sul rispetto dei diritti umani

(CRI Online)giovedì 23 settembre 2021

Il 22 settembre, durante la 48esima sessione del Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, le Missioni Permanenti di Cina, Russia, Venezuela, Iran, Bielorussia, Cuba, Siria, Zimbabwe, Nicaragua e Bolivia hanno organizzato congiuntamente a Ginevra una videoconferenza sul tema dell'"impatto negativo delle misure coercitive unilaterali sul rispetto del diritto allo sviluppo". I partecipanti all'incontro hanno discusso delle gravi violazioni dei diritti umani attraverso l'applicazione di misure coercitive unilaterali da parte degli Stati Uniti e di altri paesi occidentali, esortando questi ultimi a sospendere immediatamente tali misure.

L'ambasciatore Chen Xu, Rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite a Ginevra e altre organizzazioni internazionali in Svizzera, ha affermato che le misure coercitive unilaterali sono essenzialmente un'azione egemonica dettata da politiche di potere. Egli ha aggiunto che gli Stati Uniti e altri paesi occidentali, ignorando le conseguenze portate dell'epidemia, hanno intensificato le loro misure coercitive unilaterali, mettendo in serio pericolo la salvaguardia dei diritti umani fondamentali della popolazione dei paesi colpiti proprio da queste misure.

I rappresentanti permanenti di Venezuela, Iran, Cuba, Siria, Bielorussia e Zimbabwe e degli altri paesi hanno sottolineato che le misure coercitive unilaterali rappresentano una grave violazione del diritto internazionale e delle norme fondamentali che regolano i rapporti tra gli Stati e colpiscono gravemente lo sviluppo economico, sociale e gli standard di vita delle popolazioni dei paesi colpiti da queste misure a cui la comunità internazionale dovrebbe opporsi e resistere congiuntamente.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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