Il contributo della Cina alla biodiversità globale

(CRI Online)sabato 09 ottobre 2021

L'8 ottobre la Cina ha pubblicato ufficialmente il primo Libro bianco sulla protezione della biodiversità allo scopo di illustrare alla comunità internazionale l'idea, le misure, i risultati positivi ottenuti nella tutela della biodiversità, insieme al proprio impegno nell'aderire al multilateralismo, nel partecipare alla cooperazione globale e nel contribuire alla protezione della biodiversità.

Nel documento sono elencati i diversi metodi proficui adottati dal governo cinese, come ad esempio la sua ferma idea di sviluppo nel rispetto e nella protezione dell'ambiente ecologico, la creazione del sistema dei parchi nazionali, l'introduzione della linea rossa per la protezione ecologica, l'elaborazione di un programma a medio-lungo termine e un piano d'azione sulla tutela e la gestione della biodiversità, il rafforzamento della supervisione e della implementazione di leggi per ostacolare e colpire gli atti che danneggiano il sistema ecologico, le specie e le risorse biologiche, l'applicazione di un progetto sulla tutela e il recupero ecologico e il controllo e il trattamento su vasta scala degli inquinamenti, l'accelerazione del processo di conversione dello sviluppo economico e la promozione di uno stile di vita e di una produzione "low carbon".

Attualmente la protezione efficace copre il 90% del sistema ecologico terrestre e il 71% delle specie di animali e piante importanti con un continuo aumento degli esemplari di specie in via di estinzione come il panda, l'ibis crestato e l'elefante asiatico. La superfice e la riserva dei boschi ha visto una crescita per 30 anni consecutivi. Dal 2000 al 2017, circa il 25% della nuova superfice dei terreni verdi in tutto il mondo era situato in Cina a conferma del primato del Paese nella proporzione dei nuovi territori verdi in tutto il mondo.

Allo stesso tempo, in qualità di uno dei primi Paesi firmatari che hanno ratificato la Convenzione delle Nazioni Unite sulla diversità biologica, la Cina cerca di adempiere ai doveri previsti dalla Convenzione e dal suo protocollo, promuovendo l'entrata in vigore di convenzioni collaterali. Inoltre, sfruttando i meccanismi multilaterali come la "Belt and Road Initiative" e la cooperazione Sud-Sud, la Cina punta ad offrire aiuto ai Paesi in via di sviluppo per costruire un futuro condiviso per tutta la vita sulla Terra.

Nel suo intervento in video fatto a settembre 2020 durante il Vertice Onu sulla biodiversità, il presidente cinese Xi Jinping ha specificato che occorre partire da una posizione di risposta alle esigenze della civiltà umana e di esplorazione di una strada di interdipendenza tra uomo e natura, per fare questo sarà necessario agire in sinergia nella governance globale e migliorare la gestione dell'ambiente ecologico in tutto il mondo. In merito, il capo di Stato cinese ha presentato una proposta in 4 punti contrassegnati dalla persistenza nel multilateralismo, dalla difesa ferma dell'ordine internazionale con al centro le Nazioni Unite, dalla salvaguardia della dignità e dell'autorevolezza delle regole internazionali e dal miglioramento della governance globale in materia di ambiente ecologico.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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