I progetti aerospaziali cinesi traducono i miti in realtà - Implicazioni culturali della denominazione dei veicoli spaziali cinesi

By Sheng Shuang, Liu Dong, Zhou Linjia, Zhang Yi (Quotidiano del Popolo Online)mercoledì 10 novembre 2021

Nella denominazione dei progetti aerospaziali cinesi, c'è un legame leggendario con gli antichi miti cinesi: Xihe, nome della sonda che esplora il sole, rappresenta l'antica dea del sole; Chang'e, nome della sonda lunare, rappresenta la leggendaria fata che volò sulla luna; Zhurong, nome del rover marziano cinese, rappresenta il primo dio del fuoco… Quando la cultura cinese incontra la tecnologia aerospaziale, gli antichi miti diventano realtà.

Xihe: il satellite di test scientifici e tecnologici per l'esplorazione solare

Il 14 ottobre 2021, la Cina ha lanciato con successo il primo satellite di test scientifici e tecnologici per l'esplorazione solare "Xihe", segnando l'ingresso formale della Cina nell'era dell'esplorazione solare. Ne Il Classico delle Montagne e dei Mari (Shan Hai Jing), raccolta di dati geografici e leggende dell'antica Cina, compare una leggenda chiamata "Xihe fa il bagno ai soli", che è stata ampliata dalle generazioni successive: Xihe era la madre di dieci soli. Ogni giorno guidava la sua carrozza drago per accompagnare i suoi figli in servizio, portando luce alla terra e lavando via la polvere della loro giornata. "Xihe fa il bagno ai soli" è diventata anche una frase idiomatica per descrivere una grande impresa. Intitolare il primo satellite cinese di esplorazione solare a "Xihe" simboleggia anche l'origine e l'espansione dell'esplorazione solare della Cina.

Tianwen: Programma di esplorazione planetaria della Cina

Il 24 aprile 2020, alla cerimonia di apertura del "China Space Day", la China National Space Administration (CNSA) ha annunciato ufficialmente che il progetto di esplorazione planetaria della Cina è stato denominato "Serie Tianwen" e che la prima missione di esplorazione di Marte sarebbe stata denominata "Tianwen-1". Il 23 luglio 2020, la sonda "Tianwen-1" ha lasciato la base di Wenchang e si è diretta verso Marte. Più di duemila anni fa, l'antico poeta cinese Qu Yuan scrisse una poesia intitolata Domande celesti (Tianwen), in cui poneva domande sui fenomeni naturali come la separazione del cielo e della terra, i cambiamenti di yin e yang, il sole, la luna e le stelle. Ora, il lancio della sonda "Tianwen-1" su Marte, porta con sé l'esplorazione della natura da parte del popolo cinese, facendo eco agli studi del cielo da parte degli antichi.

Zhurong: il primo rover cinese su Marte

Il 15 maggio 2021, il lander "Tianwen-1" è atterrato con successo sulla zona di atterraggio meridionale preselezionata della Pianura Utopica marziana, e il 22 maggio, il rover "Zhurong" ha lasciato in sicurezza la piattaforma di atterraggio e ha raggiunto la superficie marziana per iniziare la sua esplorazione itinerante, raccogliendo dati e studiando la topografia e le formazioni geologiche del pianeta. Zhurong è venerato come la divinità del fuoco nella cultura tradizionale cinese. La divinità simboleggia l'uso del fuoco da parte dei nostri antenati per illuminare la terra e portare la luce. L'applicazione del fuoco ha contribuito allo sviluppo della civiltà umana, e il primo rover di Marte si chiama "Zhurong" proprio a significare l'accensione del fuoco dell'esplorazione interplanetaria in Cina, guidando la successiva esplorazione e autotrascendenza dell'umanità nella vastità delle stelle e nell'ignoto dell'universo.

Chang'e: Il programma cinese di esplorazione della Luna

La missione Chang'e è il primo progetto cinese di esplorazione lunare lanciato il 1° marzo 2004, diviso in tre fasi: "esplorazione lunare senza equipaggio", "atterraggio con equipaggio sulla Luna" e "creazione di una base lunare". Il 17 dicembre 2020, il modulo di ritorno Chang'e-5 è atterrato sulla Terra con campioni lunari, diventando la prima sonda cinese senza equipaggio ad attuare il campionamento lunare e il ritorno senza equipaggio. "Il volo di Chang'e sulla Luna" è un antico mito cinese secondo il quale Chang'e fu costretta da Pang Meng a procurargli l'elisir di immortalità dato a suo marito, l'arciere Houyi, dalla Regina Madre dell'Ovest. Chang'e non avendo altra scelta, bevve l'elisir e volò sulla Luna. Da allora, Chang'e è diventata una dea che risiede eternamente nel Palazzo della Luna. Il progetto di esplorazione lunare Chang'e riflette il desiderio e la fede della nazione cinese nell'esplorazione della Luna.

Yutu: rover lunare

"Yutu" è un rover lunare progettato e prodotto dalla Cina, è un componente della sonda lunare Chang'e-3. Il 15 dicembre 2013, il rover lunare Yutu è emerso da Chang'e-3 ed è diventato il primo rover senza equipaggio a mettere piede sulla superficie della Luna dai tempi del rover sovietico Lunakhod-2 nel 1973. Il nome Yutu è stato scelto fra molti nomi alternativi ed è inseparabile dai miti tradizionali cinesi. Secondo la leggenda, Chang'e abbracciò Yutu mentre volava verso la Luna. Nel Palazzo della Luna, il coniglio e Chang'e si accompagnano per sempre. Quindi, nel progetto cinese di esplorazione lunare, Chang'e atterra sulla Luna e Yutu la segue.

Queqiao: Satellite ripetitore

"Queqiao" è un satellite ripetitore che fa da ponte radio per le comunicazioni con il rover della missione Chang'e-4 operativa sulla faccia nascosta della Luna. Il 14 giugno 2018, "Queqiao" è entrato con successo nell'orbita della missione Halo intorno al punto di Lagrange L2 del sistema Terra-Luna a circa 65.000 chilometri dalla Luna. Nella mitologia cinese, si dice che il Mandriano e la Tessitrice fossero separati dalla Via Lattea e potevano incontrarsi solo il settimo giorno del settimo mese del calendario lunare cinese di ogni anno, quando le gazze di tutto il mondo volavano qui e si aggrappavano l'una all'altra formando un ponte, il "Queqiao", per favorire l'incontro tra i due. Il satellite ripetitore per telecomunicazioni "Queqiao" funziona anche come un ponte spaziale che collega la Terra e la Luna.

Wukong: satellite di rilevazione delle particelle di materia oscura

Il 16 dicembre 2015, il satellite di rilevamento di particelle di materia oscura è stato denominato "Wukong". "Wukong" è il nome del Grande Saggio del Cielo nell'opera classica cinese Viaggio in Occidente, che ha un paio di occhi di fuoco e pupille dorate ed è in grado di distinguere demoni e fantasmi. La materia oscura è conosciuta come i "fantasmi cosmici" ed è difficile da rilevare. Il satellite di rilevazione di particelle di materia oscura prende il nome di "Wukong" e, proprio come l'eroe mitologico, ha occhi acuti che possono scoprire tracce dell'esistenza dei "fantasmi cosmici". Inoltre, il carattere "Wu" significa comprendere, quindi il satellite "Wukong" intende comprendere ed esplorare lo spazio.

Tiangong: stazione spaziale cinese con equipaggio

Gli antichi cinesi credevano che gli dei vivessero nel regno celeste e che il palazzo dove viveva l'Imperatore del Cielo fosse il Palazzo Ziwei, conosciuto anche come il Palazzo Celeste. La stazione spaziale cinese con equipaggio si chiama Palazzo Celeste, a significare il sentimento romantico dei cinesi di esplorare il cielo, ed esprimere l'aspettativa che gli astronauti possano vivere a proprio agio tra le vaste zone interplanetarie, proprio come gli dei che vivono nel Palazzo Celeste. Il 16 ottobre 2021, la navicella spaziale con equipaggio Shenzhou XIII ha completato l'aggancio rapido autonomo e l'attracco con la stazione spaziale. Gli astronauti Zhai Zhigang, Wang Yaping e Ye Guangfu sono di stanza nel modulo centrale di Tianhe, dove rimarranno per sei mesi.

Shenzhou: una serie di navicelle spaziali con equipaggio progettate e sviluppate indipendentemente dalla Cina

Nel 1994, il nome "Shenzhou" si distinse tra numerose proposte, diventando il nome di una serie di veicoli spaziali con equipaggio sviluppati indipendentemente dalla Cina. Il popolo antico considerava l'Imperatore Giallo come il dio centrale del cielo, e i cinesi si chiamavano discendenti di Yanhuang. Secondo la leggenda, durante il governo dell'Imperatore Giallo la terra viene denominata Shenzhou ("terra divina"), la quale è anche un omonimo del leggendario "Shenzhou" ("navicella magica del fiume celeste"), a simboleggiare che lo sviluppo del veicolo spaziale è stato un frutto dello sviluppo dell'intero popolo ed è stato il prodotto di una grande collaborazione di tutte le parti. Nel frattempo, "Shen" ha la connotazione dello splendore divino e dell'esuberanza vigorosa, esprimendo l'immenso orgoglio e la gioia dell'intera nazione cinese alla nascita della navicella spaziale.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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