L'egemonia statunitense: il detonatore della crisi ucraina

(Quotidiano del Popolo Online)lunedì 11 aprile 2022
L'egemonia statunitense: il detonatore della crisi ucraina
Caricatura di Ma Hongliang (copyright di Quotidiano del Popolo Online)

L'attuale crisi ucraina è il risultato degli Stati Uniti che, come un giocatore di scacchi, usano l'Ucraina come un pedone per premere contro la Russia, passo dopo passo, sulla scacchiera geopolitica.

Prima della riunificazione tedesca, gli Stati Uniti promisero all'Unione Sovietica che la NATO "non si sarebbe mai mossa di un centimetro a est". Ma dopo la fine della Guerra Fredda, gli Stati Uniti hanno condotto cinque round di espansione della NATO verso est, incorporando 14 Paesi dell'Europa orientale e della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) e spingendosi fino ai confini della Russia. Andreï Makine, membro dell'Accademia francese, ha sottolineato che gli Stati Uniti hanno bombardato Belgrado, distrutto la Serbia e lanciato guerre in Afghanistan, Iraq e Libia, il che ha dato alla Russia un vero senso di assedio.

Gli Stati Uniti hanno lanciato la "Rivoluzione arancione" e la "Rivoluzione di Maidan" in Ucraina, hanno sostenuto il regime filoamericano e hanno continuato a dipingere l'immagine di una "grande torta" per l'adesione dell'Ucraina alla NATO, istigando l'Ucraina ad agire come un pedone contro la Russia. Gli Stati Uniti, utilizzando altri Paesi per sfidare la linea di tolleranza sulla sicurezza nazionale di un grande potenza come la Russia, si sono fatti provocatori della crisi ucraina.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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