L'egemonia statunitense: lo "zampino" dietro le turbolenze del mondo

(Quotidiano del Popolo Online)martedì 12 aprile 2022
L'egemonia statunitense: lo
Caricatura di Ma Hongliang (copyright di Quotidiano del Popolo Online)

Dallo scoppio del conflitto Russia-Ucraina, gli Stati Uniti hanno continuamente inviato armi in Ucraina e lanciato diversi attacchi sotto forma di sanzioni contro la Russia, "ravvivando continuamente le fiamme".

Se gli Stati Uniti avessero davvero a cuore il popolo ucraino, avrebbero dovuto fare sforzi per promuovere la pace invece di fornire costantemente armi. Ciò che gli Stati Uniti nascondono dietro il loro costante "aggiungere benzina al fuoco" sono le loro cattive intenzioni e la costante ricerca di consolidare la propria egemonia intensificando il conflitto.

Guardando indietro alla storia, possiamo vedere che gli Stati Uniti sono stati a lungo abituati a esportare la guerra e a trarne profitto. Negli oltre 240 anni dalla dichiarazione d'indipendenza del 4 luglio 1776, ce ne sono stati solo 20 in cui gli Stati Uniti non sono stati coinvolti in guerra. Secondo statistiche incomplete, dalla fine della seconda guerra mondiale nel 1945 al 2001, si sono verificati 248 conflitti armati in 153 regioni del mondo, di cui 201 iniziati dagli Stati Uniti, pari a circa l'81%.

Dopo la seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti e la NATO hanno creato disordini in tutto il mondo attraverso l'invasione diretta e l'intervento indiretto: dal Guatemala, Cuba, Vietnam e Congo, al Nicaragua, Iraq e Repubblica Federale di Jugoslavia, all'Afghanistan, Libia e Siria... Dietro le quinte di controversie e conflitti in tutto il mondo, c'è spesso la presenza degli Stati Uniti, i quali sono ben meritati l'epiteto di "lo zampino" dietro i tumulti nel mondo. Gli Stati Uniti non si sono mai preoccupati della pace e dello sviluppo del mondo: fomentare frequentemente disordini è solo un gioco politico per i propri interessi egoistici.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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