L'egemonia statunitense: "cospiratori della guerra fredda" del 21° secolo

(Quotidiano del Popolo Online)giovedì 14 aprile 2022
L'egemonia statunitense:
Caricatura di Ma Hongliang (copyright di Quotidiano del Popolo Online)

Sotto la guida degli Stati Uniti, la NATO ha insistito per spingere la cosiddetta "linea di difesa della 'sicurezza collettiva'" ai confini di Russia e Ucraina, il che ha finito per innescare l'attuale crisi. Questa azione ha senza dubbio rivelato al mondo l'essenza dell'egemonia americana e l'influenza distruttiva della mentalità da Guerra Fredda.

Il mantenimento della sicurezza e della stabilità globali e regionali non è mai stata una priorità nell'agenda strategica degli Stati Uniti. Negli ultimi anni, dal rafforzamento dell'alleanza "Five Eyes" alla commercializzazione del "Dialogo quadrilaterale di sicurezza" (Quad), gli Stati Uniti hanno chiesto a gran voce un ritorno al multilateralismo. Tuttavia, in realtà, hanno intrapreso una politica di chiusura e blocchi esclusivi, tessendo le proprie trame geopolitica sotto il tavolo della promozione della cooperazione regionale. Tali sforzi per creare un "cerchio ristretto" e far rivivere il "fantasma" della Guerra Fredda hanno solo rivelato la loro vera intenzione di frenare lo sviluppo di altri Paesi e consolidare la loro posizione dominante sulla scena internazionale.

Nonostante siano passati decenni dalla fine della Guerra Fredda, alcuni politici americani non hanno mai rinunciato a tale mentalità. Le azioni degli Stati Uniti per mantenere la loro egemonia provocano allontanamenti e controversie nel mondo. I "cospiratori della guerra fredda" del 21° secolo sono diventati un flagello per la pace e la stabilità nel mondo.

(Web editor: Xiang Shizhen, Renato Lu)

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