Ministero degli Esteri cinese: "Taiwan fa parte della Cina, dunque perché si parla di 'invasione' cinese?"

(CRI Online)giovedì 28 aprile 2022

Il 27 aprile, il portavoce del ministero degli Esteri cinese Wang Wenbin ha presieduto una conferenza stampa ordinaria.

Wang Wenbin ha affermato: "Ho preso atto delle osservazioni della parte statunitense. Esprimiamo la nostra forte insoddisfazione e ferma opposizione a quanto dichiarato dal segretario di Stato americano Antony Blinken. Vorrei sottolineare che dallo stabilimento delle relazioni diplomatiche tra Cina e Stati Uniti nel 1979, i successivi governi degli Stati Uniti, compresa l'attuale amministrazione, hanno chiaramente espresso la loro adesione alla politica di solo una Cina. Il 'comunicato sino-americano sull'instaurazione delle relazioni diplomatiche' e il comunicato del '17 agosto' sottolineano chiaramente: 'Gli Stati Uniti d'America riconoscono il governo della Repubblica Popolare Cinese come l'unico governo legittimo della Cina e riconoscono la posizione della Cina secondo cui esiste una sola Cina e Taiwan ne è parte integrante'. Anche il Comunicato Cina-Usa di Shanghai ha sottolineato che gli Stati Uniti riconoscono che i cinesi di entrambe le parti dello Stretto di Taiwan ritengono che esista una sola Cina e che Taiwan faccia parte della Cina. Il governo degli Stati Uniti non ha obiezioni a questa posizione. Dunque poiché Taiwan fa parte della Cina, perché mai quest'ultima dovrebbe 'invadere' Taiwan?"

Wang Wenbin ha avvertito la parte americana che la tendenza storica della riunificazione delle due sponde dello Stretto non può essere fermata e che il principio di solo una Cina è l'ago della bilancia che consente di mantenere pace ed equilibrio in questa regione del mondo. Per questo motivo la parte statunitense non deve sottovalutare la forte determinazione, la ferma volontà e la forte capacità di tutto il popolo cinese di difendere la sovranità nazionale e l'integrità territoriale della Cina. Il tradimento non solo spingerà Taiwan in una situazione pericolosa, ma porterà anche conseguenze insopportabili per gli Stati Uniti.

(Web editor: Xiang Shizhen, Renato Lu)

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