L'ambasciata cinese ammonisce le false affermazioni di Washington contro la Cina sulla questione ucraina

Il 3 maggio, l'ambasciata cinese negli Stati Uniti ha rimproverato le recenti false affermazioni del Dipartimento di Stato americano secondo cui i funzionari e i media cinesi, nell'ambito della questione ucraina, "amplificano regolarmente la propaganda, le teorie del complotto e la disinformazione del Cremlino".

Alla richiesta della stampa di commentare tale dichiarazione, pubblicata il 2 maggio sul sito web del Dipartimento di Stato americano, il portavoce dell'ambasciata cinese ha affermato che "la posizione della Cina sulla questione ucraina è imparziale, obiettiva e irreprensibile".

"Quando si tratta di diffondere la disinformazione, la parte statunitense dovrebbe riflettere seriamente su se stessa", ha affermato il portavoce, osservando che "nel corso degli anni, gli Stati Uniti hanno condotto guerre in Iraq, Afghanistan e Siria, uccidendo 335.000 civili. Questa non è disinformazione."

"La stragrande maggioranza dei Paesi del mondo sostiene la risoluzione del conflitto Russia-Ucraina attraverso il dialogo e la negoziazione e nessuno di loro vuole vedere la situazione degenerare o addirittura sfuggire di mano. Questa non è disinformazione", ha aggiunto il portavoce.

"Nel documento di lavoro presentato dagli Stati Uniti alla riunione degli Stati partecipanti alla Convenzione sulle Armi Biologiche (Biological Weapons Convention, BWC) nel novembre 2021, gli Stati Uniti hanno ammesso di avere 26 laboratori biologici in Ucraina. Secondo la scheda informativa rilasciata dal Dipartimento della Difesa nel marzo 2022, gli Stati Uniti stanno supportando 46 strutture in Ucraina", ha affermato il portavoce. "Questa non è disinformazione".

Il portavoce ha esortato Washington ad accogliere con favore la verifica congiunta da parte della comunità internazionale sotto l'ONU e la BWC, aggiungendo che "incolpare e diffamare non risolverà il problema".