La politica USA nei confronti della Cina si è impantanata in un paradosso

(CRI Online)venerdì 06 maggio 2022

Nel settembre scorso, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha pronunciato un discorso all'Assemblea generale delle Nazioni Unite, dichiarando che gli Stati Uniti non cercano una nuova Guerra Fredda. Tuttavia, il Transnational Foundation for Peace and Future Research, think tank con sede in Svezia, ha pubblicato un rapporto secondo cui gli Stati Uniti stanno riproponendo sistematicamente l'"Agenda della Guerra Fredda" contro la Cina.

In effetti, sin da quando l'amministrazione Biden è entrata in carica ha continuato la strategia dell'amministrazione precedente di disaccoppiare, reprimere e diffamare la Cina adescando gli alleati per assediarla. Tutto ciò è in contrasto con la sua ripetuta affermazione di non cercare una guerra fredda e riflette il paradosso in cui è caduta la politica degli Stati Uniti nei confronti della Cina.

Il politologo americano Andrew Latham ritiene che quello dell'ideologia diplomatica contraddittoria sia il problema più grande degli Stati Uniti. Egli ha di recente pubblicato sul sito web "The Hill" un articolo in cui afferma che il pensiero diplomatico del governo americano è incoerente, "vuole costruire un'alleanza globale per contenere la Cina ma vuole anche stabilizzare l'equilibrio globale con un atteggiamento moderato, che ha causato violenti oscillazioni delle sue misure di politica estera". Latham sottolinea che né la mentalità della Guerra Fredda né quella unipolare si adatta alla realtà odierna.

(Web editor: Xiang Shizhen, Renato Lu)

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