Vice Ministro degli Esteri cinese: è assurdo incolpare la Cina per il conflitto Russia-Ucraina

(Quotidiano del Popolo Online)sabato 07 maggio 2022

Le accuse contro la Cina sulla responsabilità della crisi ucraina sono assurde, ha affermato il 6 maggio il vice ministro degli Esteri cinese Le Yucheng.

Le ha fatto le osservazioni in un discorso tenuto online con i think tank di 20 Paesi, nel quale, riferendosi alla crisi ucraina, ha affermato che alcune persone hanno fatto accuse infondate, hanno distorto la posizione della Cina e hanno cercato di incolpare la Cina per le loro proprie azioni.

Il vice Ministro ha detto che alcune persone hanno distorto le parole della recente dichiarazione congiunta Cina-Russia e interpretato erroneamente "l'amicizia non ha limiti e la cooperazione non ha aree vietate" a intendere che la Cina aveva "conoscenza precedente" dell'operazione militare speciale della Russia in Ucraina e persino "approvato " quest’ultima. Hanno quindi concluso che la Cina deve essere ritenuta responsabile del conflitto.

"Questo è assurdo", ha detto Le, aggiungendo che la Cina non è coinvolta nel conflitto, tanto meno lo ha creato. Come potrebbe essere responsabile la Cina?

Le ha osservato che il rapporto tra Cina e Russia si basa sui principi di non alleanza, di non confronto e di non aggressione a terzi, e non è soggetto all'influenza di terzi. La descrizione di "non ha limiti" e "non ha aree vietate" coglie lo stato attuale e le prospettive future dei legami Cina-Russia.

"La verità è che la Cina desidera relazioni amichevoli con tutti i Paesi e non ha mai posto alcun limite alla cooperazione, né vede la necessità di farlo", ha affermato.

In risposta all'accusa che la Cina si trovi dalla parte sbagliata della storia per non essersi unita agli Stati Uniti e ad altri Paesi occidentali nel condannare e sanzionare la Russia, Le ha affermato che da quando è scoppiato il conflitto Russia-Ucraina, la Cina si è impegnata a rispettare gli scopi e i principi dello Statuto delle Nazioni Unite e del principio della sicurezza indivisibile.

"Ci siamo battuti per l'equità e la giustizia e abbiamo compiuto sforzi attivi per incoraggiare i colloqui di pace e fornire aiuti umanitari. La Cina non ha interessi personali o un'agenda geopolitica su questo tema", ha affermato.

Le ha detto che per un po' di tempo, gli Stati Uniti hanno continuato a mostrare i muscoli alle porte della Cina, creando gruppi esclusivi contro la Cina e infiammando la questione di Taiwan per testare la linea rossa cinese.

"Se questa non è una versione Asia-Pacifico dell'espansione verso est della NATO, allora che cos'è? Una tale strategia, se lasciata incontrollata, porterebbe conseguenze orribili e spingerebbe l'Asia-Pacifico sull'orlo di un abisso", ha affermato.

Le ha sottolineato che la Cina è impegnata nello sviluppo pacifico e cerca armonia, solidarietà e cooperazione nella regione. La Cina non è mai stata una provocatrice. Non ha senso prendere di mira la Cina. Il tentativo di "copiare e incollare" la crisi ucraina nell'area Asia-Pacifico è destinato a fallire. 

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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