Serbia e Cina commemorano i giornalisti uccisi nei bombardamenti della NATO di 23 anni fa

(Quotidiano del Popolo Online)lunedì 09 maggio 2022

Funzionari serbi e cinesi hanno commemorato il 23° anniversario di tre giornalisti cinesi uccisi durante il bombardamento NATO sull'ambasciata cinese a Belgrado, durante la loro campagna del 1999 contro l'allora Jugoslavia.

Le targhe commemorative davanti all'ambasciata bombardata, che oggi è diventata un moderno centro culturale, sono state coperte con ghirlande colorate il 7 maggio.

Nino Brajovic, segretario generale dell'Associazione dei Giornalisti della Serbia (UNS), ha dichiarato l'8 maggio in un'intervista con Xinhua che la Serbia e la Cina hanno iniziato a commemorare congiuntamente l'attentato NATO all'ambasciata cinese un decennio fa.

Brajovic ha osservato che "Ogni anno durante la commemorazione, c'è un interesse crescente per questo evento e per la prima volta abbiamo visto alcune organizzazioni conservare le foto dei giornalisti uccisi, il che significa che tengono davvero queste persone nel cuore".

"Penso che questo omicidio di giornalisti cinesi non sia stato adeguatamente sanzionato dalle organizzazioni giornalistiche internazionali e che questo rifletta i loro doppi standard. Ci opponiamo il più possibile a ciò", ha affermato.

Nel bombardamento NATO del 7 maggio 1999, Shao Yunhuan dell'agenzia di stampa cinese Xinhua, e Xu Xinghu e sua moglie Zhu Ying, del quotidiano Guangming Daily, furono uccisi e decine di persone furono ferite.

Tra i funzionari presenti alla commemorazione del 7 maggio, c'erano il ministro dell'Interno serbo Aleksandar Vulin, il ministro del Lavoro, dell'Occupazione, dei Veterani e degli Affari Sociali, Darija Kisic Tepavcevic, e Tian Yishu, incaricato d'affari dell'ambasciata cinese in Serbia.

Andreja Mladenovic, vicesindaco di Belgrado, ha affermato che il popolo cinese, insieme ai serbi, è diventato vittima dell'aggressione della NATO, il che è una solida base della loro duratura amicizia.

"Siamo venuti qui per mostrare il nostro sincero rispetto per i nostri fratelli cinesi, che sono stati uccisi nei bombardamenti dagli aggressori. È molto difficile per noi affrontare le perdite causate dagli aggressori: gli Stati Uniti e la NATO", ha dichiarato a Xinhua il colonnello 83enne in pensione Svetozar Parezanin.

"Ricordiamo bene quel giorno e non lo dimenticheremo mai. Veniamo qui ogni anno", ha detto Parezanin.

(Web editor: Xiang Shizhen, Renato Lu)

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