Cina: Stati Uniti colpevoli di "diplomazia coercitiva"

(Quotidiano del Popolo Online)martedì 07 giugno 2022

Il portavoce del ministero degli Esteri cinese Zhao Lijian si è scagliato contro gli Stati Uniti il 6 giugno, affermando che gli questi si sono impegnati in una "diplomazia coercitiva" e che la Cina è pronta a lavorare con tutti i Paesi per difendere la giustizia e opporsi a tutte le forme di coercizione in tutto il mondo.

Il portavoce ha fatto le osservazioni durante una regolare conferenza stampa in risposta ai recenti commenti del Segretario di Stato americano Antony Blinken che accusano la Cina di "diplomazia coercitiva".

Sono gli Stati Uniti a impegnarsi nella "diplomazia della coercizione", ha affermato Zhao, aggiungendo che la Cina non ha mai fatto ricorso ad alcun atto di coercizione ed è fermamente contraria all'uso di tali atti da parte di qualsiasi Paese.

Quando la sovranità e la dignità nazionali della Cina vengono messe in dubbio o abusate, la Cina adotta contromisure ragionevoli e legali per difendere i propri diritti e interessi legittimi e sostenere l'equità e la giustizia internazionale, ha affermato il portavoce.

Definendo gli Stati Uniti i "colpevoli" della "diplomazia coercitiva", Zhao ha affermato che i diritti di brevetto e di proprietà intellettuale della "diplomazia coercitiva" appartengono solo agli Stati Uniti.

Per esporre ulteriormente le azioni statunitensi nel perseguimento della "diplomazia coercitiva", Zhao ha citato pratiche come la repressione senza scrupoli della società cinese Huawei e di altre società straniere e la coercizione di vari Paesi allo schieramento nel conflitto Russo-Ucraino, minacciando spesso di utilizzare sanzioni unilaterali e a giurisdizione dal braccio lungo. Inoltre, ha aggiunto, quando la Cina e le Isole Salomone hanno firmato un accordo di cooperazione in materia di sicurezza basato sul rispetto reciproco, l'uguaglianza e il reciproco vantaggio, gli Stati Uniti hanno immediatamente fatto pressione sui Paesi insulari del Pacifico meridionale per impedire la normale cooperazione con la Cina.

Zhao ha esortato gli Stati Uniti a porre fine alla "diplomazia coercitiva", a cessare l'interferenza negli affari interni di altri Paesi e ad astenersi dal fare pressioni sui questi affinché scelgano da che parte stare, abusando delle sanzioni unilaterali e opprimendo le aziende high-tech di altri Paesi.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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