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Portavoce militare cinese risponde alle provocazioni di aerei militari australiani e canadesi
Il 30 giugno, un portavoce della difesa cinese ha risposto agli atti provocatori degli aerei militari australiani e canadesi.
Tan Kefei, portavoce del Ministero della Difesa Nazionale, ha espresso le sue osservazioni in risposta al clamore da parte di Australia e Canada sulle cosiddette "intercettazioni dei loro aerei militari" da parte dell'esercito cinese.
Tan ha affermato che la parte cinese è giustificata ad adottare misure di risposta energiche e ha gestito la situazione in modo sicuro e professionale.
L'aereo militare australiano è entrato nello spazio aereo vicino alle isole Xisha cinesi per una ricognizione ravvicinata e si è avvicinato continuamente allo spazio aereo territoriale delle isole Xisha, noncurante dei ripetuti avvertimenti della Cina. Gli aerei militari canadesi hanno aumentato la ricognizione ravvicinata e fatto provocazioni alla parte cinese in nome dell'attuazione delle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, minando la sicurezza nazionale cinese, secondo Tan.
La Cina si oppone fermamente a tali atti ed esorta i Paesi interessati a smettere di diffondere disinformazione, ha affermato Tan.
Ha inoltre esortato tali Paesi a interrompere le attività che mettono in pericolo la sicurezza nazionale cinese e che aumentano le tensioni nell'aria e nel mare e ad intraprendere azioni concrete per salvaguardare la pace e la stabilità regionale.
La Cina prenderà sicuramente contromisure in risposta a ciascuna di queste provocazioni e coloro che verranno senza invito ne subiranno le conseguenze, ha affermato Tan.
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