Padiglione nazionale Italia debutta alla CIFTIS 2022

(Quotidiano del Popolo Online)mercoledì 31 agosto 2022

Secondo quanto comunicato dall'Ufficio di Beijing dell'Agenzia ICE (Italian Trade Agency), il 31 agosto è inauguato il Padiglione Nazionale Italiano alla China International Fair For Trade In Services (CIFTIS) del 2022 aperta lo stesso giorno.

Questa è la prima volta che l'Italia ha organizzato una delegazione a nome del Paese per l'evento.

La delegazione viene composta dall'Ambasciata d'Italia in Cina, dall'Agenzia ICE, dalla Camera di Commercio Italiana in Cina, dall'Agenzia Nazionale del Turismo d'Italia e da 15 aziende italiane, ha affermato Gianpaolo Bruno, direttore dell'Ufficio ICE di Beijing.

Le aziende italiane partecipanti alla fiera coprono, tra gli altri settori, la R&S manifatturiera, i servizi alimentari, il design industriale, la consulenza aziendale, i servizi legali, i servizi culturali, i servizi di costruzione e ingegneria, i trasporti e la logistica.

"Sebbene sia difficile fare il viaggio da Roma a Beijing, a causa di fattori oggettivi come il COVID-19, ciascuna istituzione ha provato ogni mezzo per partecipare, il che dimostra l'importanza che le imprese italiane attribuiscono a questa fiera dei servizi", ha detto Bruno.

Bruno ha aggiunto che il settore dei servizi svolge un ruolo cruciale nell'economia italiana e il Paese gode di vantaggi comparativi in un ampio spettro di servizi, come il turismo, i servizi artistici e culturali.

Nonostante la pandemia COVID-19, gli scambi commerciali dell'Italia con la Cina hanno registrato una robusta crescita del 34,1% nel 2021, secondo i dati delle Dogane cinesi.

Il settore dei servizi sta giocando un ruolo sempre più importante nel commercio bilaterale tra Italia e Cina, grazie agli sforzi dei due governi nel promuovere l'apertura, ha osservato Bruno.

L'economia cinese è estremamente resistente e forte, e la crescita economica della Cina continuerà a contribuire alla crescita economica globale nel prossimo periodo, ha affermato Bruno, aggiungendo che le aziende italiane sono fiduciose nel mercato cinese.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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