Ministri degli Esteri Cinese e Francese discutono i legami bilaterali e la crisi ucraina

Il ministro degli Esteri cinese Qin Gang ha incontrato il suo omologo francese Catherine Colonna a new Delhi, India, giovedì 2 marzo, a margine della riunione dei ministri degli Esteri del Gruppo dei 20 (G20), e insieme hanno discusso della prospettiva di cooperazione in nuove aree e della crisi ucraina.

Qin ha affermato che Cina e Francia sono due delle principali forze di salvaguardia della pace con influenza internazionale. Il prossimo anno ricorrerà il 60° anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra i due Paesi e la parte cinese è disposta a preparare con la parte francese l'importante agenda per la prossima fase delle relazioni bilaterali, lasciando che gli scambi ad alto livello svolgano un ruolo guida e portando avanti il partenariato strategico globale Cina-Francia perché porti più frutti.

Da parte sua, Colonna ha affermato che la parte francese apprezza molto la comunicazione strategica e il coordinamento tra Francia e Cina, ed è disposta a frequenti scambi di alto livello con la parte cinese, ad arricchire la connotazione delle relazioni bilaterali ed espandere la cooperazione in nuovi settori come scienza e ricerca, innovazione e cambiamento climatico, ecc.

Il prossimo anno è un anno importante per le relazioni Francia-Cina e la parte francese è disposta a organizzare con successo l'Anno della Cultura e del Turismo con la parte cinese e riprendere pienamente gli scambi interpersonali e culturali, ha affermato il ministro degli Esteri francese.

Ha detto che il presidente francese Emmanuel Macron apprezza molto la posizione di dodici punti della Cina sulla soluzione politica della crisi ucraina. La crisi si è prolungata e si è intensificata e tutte le parti hanno pagato un prezzo elevato. La parte francese spera che la parte cinese possa svolgere un ruolo vitale nel porre fine alla guerra il prima possibile, ha affermato.

Nell'incontro, Qin ha presentato la posizione della Cina sulla crisi ucraina. Ha affermato che le parti interessate dovrebbero riflettere seriamente sulle dure lezioni della crisi, insistere sulla giusta direzione di negoziati pacifici e costruire veramente un'architettura di sicurezza europea equilibrata, efficace e sostenibile.