Cina: Risoluzione 2758 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite non può essere messa in discussione, il principio di una sola Cina è inamovibile

Il 5 settembre la portavoce del Ministero cinese degli Esteri, Mao Ning, ha presieduto una conferenza stampa regolare. Un giornalista ha posto una domanda riguardo alla conferenza stampa tenuta di recente dalle autorità di Taiwan, in cui sono state avanzate "quattro richieste principali per partecipare all'ONU" e si è dichiarato che una lettera sarà inviata al Segretario Generale dell'ONU insieme ai paesi con relazioni diplomatiche per sollecitarla a correggere "l'erronea interpretazione" della risoluzione N. 2758. Quali sono i commenti della portavoce in merito?

Mao Ning ha affermato che le autorità del Partito Democratico Progressista ignorano il fatto riconosciuto che Taiwan è una parte della Cina, distorcendo costantemente la risoluzione N. 2758 dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite in varie forme. Ciò rappresenta una sfida aperta al principio della comunità internazionale di "una sola Cina" ed è un atteggiamento provocatorio molto pericoloso, che tesse menzogne per perseguire la presunta "Indipendenza di Taiwan". Il 25 ottobre 1971, durante la 26ª sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la risoluzione N. 2758 è stata approvata con una schiacciante maggioranza, riconoscendo i rappresentanti del governo della Repubblica Popolare Cinese come l'unico rappresentante legittimo della Cina presso l'ONU. Dopo l'approvazione della risoluzione, la proposta di alcuni paesi, tra cui gli Stati Uniti, di preservare il cosiddetto "doppio statuto rappresentativo" di Taiwan presso l'ONU, è diventata carta straccia. Mao Ning ha sottolineato che la risoluzione N. 2758 non può essere messa in discussione e il principio di una sola Cina è inamovibile.