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L'opinione pubblica europea presta molta attenzione al colloquio tra i capi di Stato Cina-USA
Dal 15 al 17 novembre a San Francisco si terrà la riunione ufficiosa dei leader della Cooperazione Economica Asiatico-Pacifica (APEC). Su invito del presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, il presidente cinese, Xi Jinping, si recherà negli USA per un colloquio tra i leader di Cina e USA, partecipando anche alla 30esima riunione informale dei leader dell'APEC.
Richard Kozul-Wright, direttore della Direzione Generale di Globalizzazione e Strategia Sviluppata della Conferenza sui Commerci e Sviluppi delle Nazioni Unite (UNCTAD), ha sottolineato che la risoluzione di molte questioni nel mondo odierno richiede una solida cooperazione tra Cina e Stati Uniti. Le grandi nazioni dovrebbero collaborare reciprocamente per svilupparsi, e c'è la necessità di tornare a un sistema con più cooperazione e meno conflitto. Kozul-Wright afferma: "Se si considera il commercio dal punto di vista della sicurezza nazionale, si rischia di danneggiare il commercio multilaterale. Secondo le Nazioni Unite, abbiamo bisogno di un sistema multilaterale sano per affrontare queste tensioni e trovare un equilibrio".
Michael Borchmann, ex direttore della Direzione generale degli affari europei e internazionali dello Stato dell'Assia, in Germania, ha sottolineato l'importanza del colloquio tra i capi di Stato di Cina e Stati Uniti, le due maggiori potenze economiche mondiali. Egli ha dichiarato: "Le tensioni tra i due Paesi si riflettono in tutta la regione dell'Asia-Pacifico e, di conseguenza, nel mondo intero. Non è difficile immaginare che ci siano molte aspettative su questo colloquio, che potrebbe attenuare possibilmente le tensioni nelle relazioni bilaterali".
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