Lanciato telescopio a raggi X per studiare i buchi neri

(Quotidiano del Popolo Online)giovedì 11 gennaio 2024
Lanciato telescopio a raggi X per studiare i buchi neri
Un razzo vettore Long March 2C trasportante il nuovo satellite astronomico Einstein, decolla dal centro di lancio satellitare Xichang, nella provincia del Sichuan, Cina sudoccidentale. (9 gennaio 2024 - Foto/Xinhua)

Nel pomeriggio di martedì 9 gennaio, la Cina ha lanciato un telescopio orbitale d'avanguardia per cercare di catturare tracce di fenomeni fugaci e fornire agli scienziati maggiori conoscenze sui buchi neri.

La Sonda Einstein, un telescopio spaziale a raggi X, è stata lanciata da un razzo vettore Long March 2C decollato alle 15:03 dal centro di lancio satellitare Xichang, nella provincia del Sichuan, e poi collocato nella bassa orbita terrestre.

Questo è il più recente satellite per la scienza spaziale sviluppato dall'Accademia Cinese delle Scienze, dopo il satellite per la scienza quantistica Mozi, l'esploratore di particelle di materia oscura Wukong, il telescopio Insight Hard X-ray Modulation Telescope e molti altri veicoli spaziali.

Gli Osservatori Astronomici Nazionali dell'Accademia Cinese delle Scienze hanno affermato che la sonda Einstein è dedicata all'astrofisica delle alte energie nel dominio del tempo e all'astronomia multi-messaggero. Il satellite ha due carichi utili: il Wide-field X-ray Telescope e il Follow-up X-ray Telescope.

I suoi obiettivi principali sono scoprire e caratterizzare i transitori di raggi X cosmici, in particolare quelli deboli, distanti e rari, in gran numero; scoprire e caratterizzare le esplosioni di raggi X provenienti da buchi neri altrimenti normalmente dormienti; e cercare sorgenti di raggi X associate a eventi di onde gravitazionali e localizzarle con precisione.

Gli osservatori hanno affermato che la missione affronterà alcune delle questioni chiave dell'astrofisica e della cosmologia, come la prevalenza di buchi neri massicci nell'universo e il modo in cui si sono formati ed evoluti, le origini astrofisiche e i processi sottostanti agli eventi di onde gravitazionali, e i progenitori e processi delle supernove.

Al progetto hanno partecipato l'Agenzia Spaziale Europea (European Space Agency, ESA) e l'Istituto Max Planck per la Fisica Extraterrestre in Germania.

L'ESA ha fornito supporto per il test e la calibrazione dei rilevatori e degli elementi ottici del Wide-field X-ray Telescope e ha contribuito a sviluppare e testare il gruppo specchio e il deviatore di elettroni del Follow-up X-ray Telescope.

Le sue stazioni di terra verranno utilizzate per aiutare a scaricare i dati dal veicolo spaziale durante tutta la missione, ha affermato l'agenzia europea.

L'Istituto Max Planck per la fisica extraterrestre ha contribuito al progetto con alcuni componenti e strutture di test.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

Foto