Studio fa risalire l'Homo Sapiens dell'Asia orientale a 45.000 anni fa

(Quotidiano del Popolo Online)domenica 18 febbraio 2024
Studio fa risalire l'Homo Sapiens dell'Asia orientale a 45.000 anni fa
Resa artistica dell'Homo Sapiens del sito Shiyu nella provincia dello Shanxi, nel nord della Cina. (Immagine fornita dall'Istituto di Paleontologia e Paleoantropologia dei Vertebrati (IVPP) dell'Accademia Cinese delle Scienze - Xinhua)

Le ricerche sull'origine, evoluzione e diffusione dell'Homo Sapiens sono da tempo un argomento molto popolare nel campo della paleoantropologia.

Guidato da scienziati cinesi, il recente studio di un gruppo di ricerca internazionale su un sito nella provincia dello Shanxi, nel nord della Cina, ha svelato nuove intuizioni sulle caratteristiche degli Homo Sapiens risalenti a 45.000 anni fa.

Situato sul margine sud-occidentale del bacino del Nihewan, il sito Shiyu nella città di Shuozhou, Shanxi, fu scoperto nel 1963.

Dal 2012, gli archeologi dell'Istituto di Paleontologia e Paleoantropologia dei Vertebrati (IVPP) dell'Accademia Cinese delle Scienze, della Peking University e di varie università e istituti di ricerca in Cina, Australia, Francia, Gran Bretagna, Giappone, Spagna e Germania hanno effettuato ricerche collaborative internazionali interdisciplinari e multi-piattaforma sul sito.

I depositi rinvenuti nel sito indicano che l'Homo Sapiens Shiyu viveva su terrazze pianeggianti lungo i fiumi, con praterie come vegetazione principale.

Gli archeologi hanno condotto la datazione al carbonio-14 su tre frammenti di ossa di animali con graffi per ottenere prove dirette e stabilire una cronologia accurata dell'attività umana nel sito.

Hanno analizzato i dati utilizzando il modello bayesiano e hanno esteso l'età del sito da circa 35.000 a 45.000 anni fa.

Lo studio indica che l'Homo Sapiens Shiyu era abile nella caccia e nell'utilizzo delle risorse, ha affermato Yang Shixia, dell'IVPP, primo autore dello studio.

Costruivano e usavano strumenti compositi per cacciare equidi, mangiavano carne e midollo osseo e usavano pelli di animali, ha aggiunto Yang.

Gli archeologi hanno anche scoperto che gli strumenti in pietra, gli ornamenti e gli strumenti in osso rinvenuti nel sito mostrano caratteristiche sia orientali che occidentali, fornendo la prova della complessa comunicazione umana nell'Asia orientale dell'epoca.

Lo studio ha aggiornato la comprensione tradizionale della diffusione e dello sviluppo culturale dell'Homo Sapiens nell'Asia orientale, ha affermato Yang.

Questo studio è di grande importanza per far avanzare la comprensione dell'evoluzione e della diffusione dell'Homo Sapiens da una prospettiva globale, ha aggiunto Yang.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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