Il settore manifatturiero cinese si sforza di rimanere competitivo nonostante le difficoltà

(Quotidiano del Popolo Online)lunedì 11 marzo 2024

Tra le sfide poste dalla geopolitica globale e dalla concorrenza, il settore manifatturiero cinese contrasta i venti contrari con un solido quadro di filiere di approvvigionamento e politiche che promuovono il progresso industriale.

Nell'ultimo anno, l'impatto della geopolitica sulla filiera di approvvigionamento globale è diventato sempre più evidente. Il reshoring della produzione nei Paesi sviluppati e il rapido sviluppo economico in Paesi e regioni come il Messico e il Sud-Est Asiatico hanno intensificato la concorrenza tra nazioni per attrarre le linee di produzione manifatturiera nei propri territori.

È innegabile che la produzione di alcuni beni ad alta intensità di manodopera si sia spostata dalla Cina ad altri Paesi. Tuttavia, poiché la Cina è stata profondamente integrata nella filiera del valore globale, molte aziende che hanno lasciato il Paese finiscono per ritornarvi, oppure devono ancora importare una quantità significativa di prodotti intermedi dalla Cina.

Nel 2023, la capacità produttiva cinese di fibre ad alte prestazioni rappresentava oltre un terzo del totale mondiale, con un aumento del volume delle esportazioni del 14,4% su base annua.

La Cina ora possiede tutte le categorie industriali della classificazione industriale delle Nazioni Unite e ha dato vita a 12.000 aziende "piccoli giganti", oltre il 90% delle quali sono fornitori di grandi imprese ben note sia in patria che a livello globale. Le aziende "piccoli giganti" rappresentano le nuove élite di piccole e medie imprese specializzate in un mercato di nicchia, che vantano tecnologie all'avanguardia e un grande potenziale.

Le statistiche ufficiali hanno mostrato che la Cina è al primo posto nel mondo in termini di produzione, con oltre il 40% dei 500 principali prodotti industriali. I personal computer, gli smartphone e i pannelli solari cinesi contribuiscono per oltre la metà della produzione globale.

Nel 2023, il valore aggiunto totale della produzione industriale cinese si è avvicinata ai 40mila miliardi di yuan (circa 5,57mila miliardi di dollari), pari al 31,7% del suo PIL. Secondo il Ministero dell'Industria e della Tecnologia dell'Informazione (MIIT), la dimensione della sua industria manifatturiera è stata al primo posto nel mondo per 14 anni consecutivi.

L'indagine sulla fiducia delle imprese 2023/24 pubblicata dalle Camere di commercio tedesche all'estero (Greater China) ha indicato che oltre la metà delle aziende intervistate prevede di aumentare gli investimenti in Cina nei prossimi due anni, adducendo ragioni come una filiera di approvvigionamento ben consolidata e una maggiore innovazione.

Il rapporto di lavoro del governo di quest'anno, presentato la scorsa settimana durante la sessione legislativa nazionale per la deliberazione, mostra che i politici cinesi sono impegnati a preservare il vantaggio competitivo del solido sistema di filiera industriale del Paese e ad avanzare verso uno sviluppo di fascia medio-alta. Il rapporto sottolinea l'importanza di modernizzare il sistema industriale e di sviluppare nuove forze produttive di qualità a un ritmo più rapido.

La Cina sfrutterà appieno i punti di forza del nuovo sistema per mobilitare risorse a livello nazionale per aumentare la capacità di innovazione a tutti i livelli, afferma il rapporto.

Un alto funzionario del MIIT ha affermato che saranno accelerati gli sforzi per fornire tecnologie all'avanguardia e di uso comune, coltivare imprese leader e migliorare l'ecosistema industriale. Per le industrie future, l'attenzione sarà posta nel gettare le basi in settori chiave come l'intelligenza artificiale per uso generale, i robot umanoidi e le interfacce cervello-computer.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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