Incursione nel Mar Cinese Meridionale: Beijing condanna le azioni filippine

(CRI Online)lunedì 18 marzo 2024

Nel pomeriggio del 15 marzo il vice direttore dell'ufficio stampa e portavoce del ministero cinese della difesa, colonnello Zhang Xiaogang, ha rilasciato una dichiarazione riguardante le recenti questioni militari.

Secondo quanto riferito dal colonnello, lo scorso 5 marzo si è verificato un incidente nel quale le navi filippine, prive di qualsivoglia autorizzazione del governo cinese, hanno tentato di penetrare nelle acque adiacenti al banco di Ren'ai, nell'arcipelago delle Nansha, con l'intento di trasportare materiali alle unità militare spiaggiate in maniera illegale in precedenza. Nel corso dell'operazione, le navi filippine avrebbero anche cercato di speronare volontariamente un'imbarcazione della guardia costiera cinese. Di fronte a tale gesto, le forze cinesi hanno reagito adottando misure di controllo ritenute necessarie e in linea con le normative vigenti, mantenendo un comportamento giudicato professionale, misurato e legittimo.

Zhang Xiaogang ha inoltre sottolineato che i ripetuti tentativi delle Filippine di provocare problemi nelle acque vicine al banco di Ren'ai violano il "Regolamento internazionale per la prevenzione delle collisioni in mare", compromettendo gravemente l'ordine e la sicurezza marittima e contravvenendo allo spirito della "Dichiarazione sul Comportamento delle Parti nel Mar Cinese Meridionale". Il portavoce ha ribadito la ferma intenzione del governo cinese di adottare tutte le misure ritenute necessarie per tutelare i propri sovrani diritti territoriali e per garantire la stabilità e la pace nell'area del Mar Cinese Meridionale.

(Web editor: Liu Dong, Renato Lu)

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