Cina respinge le preoccupazioni di Stati Uniti, Giappone e Filippine sul Mar Cinese Meridionale

(Quotidiano del Popolo Online)venerdì 19 aprile 2024
Cina respinge le preoccupazioni di Stati Uniti, Giappone e Filippine sul Mar Cinese Meridionale

Le accuse infondate e le calunnie deliberate dei Paesi interessati contro la Cina sulla questione del Mar Cinese Meridionale sono inaccettabili, ha detto giovedì 18 aprile Lin Jian, portavoce del Ministero degli Esteri cinese, nel corso di una regolare conferenza stampa, commentando una dichiarazione rilasciata da Stati Uniti, Giappone e Filippine dopo il vertice trilaterale. La dichiarazione esprimeva le cosiddette "serie preoccupazioni per il comportamento della Cina nel Mar Cinese Meridionale" e invitava la Cina a rispettare il Tribunale Arbitrale del 2016.

Lin ha affermato che la Cina si oppone fermamente alla pratica della politica di blocco da parte dei Paesi interessati, si oppone fermamente a qualsiasi atto che alimenti e aumenti le tensioni e danneggi la sicurezza strategica e gli interessi di altri Paesi, ed è seriamente contraria alla formazione di gruppi esclusivi in questa regione.

Rilevando che il lodo dell'Arbitrato sul Mar Cinese Meridionale è illegale, nullo e inefficace, ha affermato che la Cina non accetta né prende parte all'arbitrato, non accetta né riconosce il cosiddetto lodo, e tanto meno la Cina accetta qualsiasi reclamo o azione basati sul lodo.

Lin ha affermato che l'arbitrato nel Mar Cinese Meridionale e il suo lodo illegale danneggiano gli interessi dei Paesi della regione, comprese le Filippine.

"Non importa come alcuni possano tentare di inquadrare la questione del Mar Cinese Meridionale, la questione rimane quella che è", ha detto Lin, aggiungendo che le manipolazioni politiche mascherate da iniziative legali non porteranno da nessuna parte né dissuaderanno la Cina dal salvaguardare la propria sovranità territoriale e i diritti e interessi marittimi.

Lin ha affermato che la Cina continuerà a salvaguardare fermamente i propri diritti legittimi in conformità con le leggi nazionali e internazionali. "Esortiamo i Paesi interessati ad essere sobri e a cambiare rotta invece di proseguire sulla strada sbagliata", ha aggiunto.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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