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Trump insiste su Groenlandia: critiche da Europa per minacce a Danimarca
Il 7 gennaio, durante la sua prima conferenza stampa dopo la conferma come presidente eletto, Donald Trump ha ribadito il desiderio di "acquistare" la Groenlandia, accompagnando la proposta con la minaccia di alti dazi doganali contro la Danimarca.
Le parole di Trump hanno suscitato un'ondata di reazioni critiche da parte dei leader europei. Il primo ministro danese, Mette Frederiksen, ha definito la Groenlandia "non in vendita", sottolineando che il territorio appartiene al popolo groenlandese, confermando così la ferma opposizione della Danimarca.
Anche il Ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, è intervenuto sulla questione l'8 gennaio, dichiarando in un'intervista alla radio pubblica francese che le affermazioni di Trump rappresentano una minaccia legata a una politica di potenza. Egli ha aggiunto che la Groenlandia, essendo territorio dell'Unione Europea, è protetta dalla sua sovranità e non sarà soggetta ad alcuna interferenza straniera.
Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, in un comunicato diffuso lo stesso giorno, ha ribadito che l'inviolabilità delle frontiere di uno stato sovrano costituisce un principio cardine del diritto internazionale.
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