La questione fentanyl è una scusa inaccettabile per l'imposizione di tariffe

(Quotidiano del Popolo Online)venerdì 07 febbraio 2025

Il 1° febbraio, il Presidente degli Stati Uniti Trump ha firmato un ordine esecutivo per imporre una tariffa del 10% sui prodotti cinesi, con la motivazione che la Cina "ha acquistato e consentito la distribuzione illegale di fentanyl negli Stati Uniti, causando la morte di decine di milioni di americani". Questa è una scusa del tutto irragionevole, non solo poco saggia ma anche immorale.

Negli ultimi anni, il problema dell'abuso di fentanyl negli Stati Uniti è diventato sempre più serio. Ciò è inestricabilmente legato alla particolare cultura farmaceutica negli Stati Uniti, alla natura orientata al profitto delle aziende farmaceutiche e allo scaricabarile nella politica americana. È interamente il risultato di una propaganda e di una governance sociale inefficaci.

L'abuso di oppioidi, infatti è presente negli Stati Uniti da oltre 30 anni. Attualmente, gli Stati Uniti sono il più grande produttore e consumatore di farmaci a base di fentanyl al mondo. Gli americani, che rappresentano il 5% della popolazione mondiale, consumano l'80% degli oppioidi mondiali.

Logicamente parlando, volendo davvero tenere sotto controllo la situazione, non sarebbe difficile risolvere il problema, tagliando le fonti di approvvigionamento illegali e controllando rigorosamente i farmaci da prescrizione.

Tuttavia la situazione reale non è questa. Per anni, per interessi politici elettorali egoistici, i politici americani non hanno fatto sforzi reali per risolvere il problema. Si sono impegnati nell'incitamento pubblico, hanno spostato la colpa, hanno adottato alcune misure che hanno trattato solo i sintomi ma non le cause profonde del problema e hanno persino partecipato segretamente agli interessi politici e commerciali nella produzione e distribuzione di oppioidi. Il Guardian ha rivelato che le aziende farmaceutiche americane hanno investito molto per fare lobbying sui membri del Congresso e circa il 90% dei membri della Camera e quasi tutti i senatori hanno accettato donazioni per la campagna elettorale da aziende farmaceutiche. Sia i membri del partito democratico che quelli del partito repubblicano riconoscono che l'abuso di fentanyl negli Stati Uniti è estremamente grave, ma quando si tratta di legiferare concretamente per risolvere il problema, cercano di ostacolarsi a vicenda e nessuna delle due parti vuole lasciare che l'altro faccia qualcosa o ottenga punti.

L'abuso di fentanyl negli Stati Uniti è un problema esclusivamente interno e non ha nulla a che fare con la Cina. La Cina è uno dei Paesi al mondo con le politiche di controllo della droga più severe e approfondite. Nonostante l'assenza di abusi su larga scala sul suo territorio, la Cina, su richiesta degli Stati Uniti, è stata il primo Paese al mondo a elencare le sostanze simili al fentanyl come categoria a sé stante nel 2019, mentre gli Stati Uniti non le hanno ancora elencate in modo permanente come categoria. La Cina ha inoltre espanso dinamicamente la lista delle varietà controllate attraverso le "Norme sull'amministrazione di farmaci stupefacenti non medicinali e psicofarmaci" per garantire che "la velocità di inserimento nell'elenco non sia inferiore alla velocità di mutazione del farmaco". È stato istituito un sistema normativo che copre tutte le categorie e l'intera filiera del fentanyl e viene attuato un controllo rigoroso sui collegamenti di produzione, funzionamento, importazione ed esportazione. L'esportazione di fentanyl e di sostanze precursori correlate deve inoltre essere approvata dalla National Medical Products Administration e inclusa nel sistema di monitoraggio "Globally Harmonized System of Classification and Labelling of Chemicals" delle Nazioni Unite.

La Cina e gli Stati Uniti hanno discusso seriamente questioni rilevanti e hanno portato avanti una cooperazione antidroga. Hanno svolto molto lavoro nei settori dell'elenco delle sostanze, dello scambio di intelligence, della cooperazione sui casi e degli scambi di tecnologie per i test antidroga, e hanno ottenuto molti risultati e successi. Da un punto di vista morale ed etico, la Cina ha fatto abbastanza per aiutare gli Stati Uniti a risolvere la questione del fentanyl. Tuttavia, gli Stati Uniti non solo non apprezzato ciò, ma hanno anche mosso false accuse e ribaltato la situazione. Qual è la logica nel fare questo?

Il governo degli Stati Uniti potrebbe voler sfruttare la preoccupazione della popolazione nazionale riguardo alla questione del fentanyl e collegare l'imposizione di dazi al problema dell'abuso interno di fentanyl per guadagnare qualche "punto populista". Ma il popolo americano non si lascia ingannare così facilmente. Non molto tempo fa, l'American Think Tank Foundation ha incaricato un'agenzia di sondaggi di indagare le opinioni di oltre 3.000 famiglie americane sulla crisi del fentanyl. La stragrande maggioranza ha ritenuto che la responsabilità principale della crisi del fentanyl cada sulle gang di narcotrafficanti, sui consumatori e sul governo degli Stati Uniti, non sulla Cina. Il sondaggio ritiene inoltre che le numerose misure adottate dalla Cina per impedire che i precursori chimici del fentanil arrivino negli Stati Uniti possano rappresentare un fattore importante per migliorare l'opinione che il popolo americano ha della Cina.

Il governo degli Stati Uniti ha imposto tariffe alla Cina con il pretesto del fentanyl e ha concentrato le sue energie nel sottrarsi alle responsabilità e nel ricattare la Cina invece di cercare ragioni e soluzioni al suo interno. Questo non solo non risolverà il problema, ma renderà ancora più serio il problema dell'abuso di fentanyl negli Stati Uniti e danneggerà ulteriormente la credibilità internazionale e l'immagine morale degli Stati Uniti. A questo proposito, il governo degli Stati Uniti dovrebbe riflettere attentamente, correggere i propri errori e smettere di fare cose che danneggiano gli altri e se stesso.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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