Cina: pubblicata la prima indagine antidiscriminatoria contro il Canada

(CRI Online)lunedì 10 marzo 2025

Dopo sei mesi di indagini e raccolta di prove, l'8 marzo la Cina ha pubblicato i risultati dell'indagine antidiscriminatoria contro il Canada, secondo i quali, le tariffe imposte lo scorso anno dal Canada su veicoli elettrici, acciaio e alluminio importati dalla Cina sono restrizioni discriminatorie che influiscono sul normale ordine commerciale e danneggiano i diritti e gli interessi legittimi delle imprese cinesi. Sulla base di questo risultato, la Cina ha deciso di imporre, in conformità di legge, dazi aggiuntivi su alcune merci importate dal Canada. È stata così avviata la "prima indagine al mondo" contro la discriminazione.

Ciò su cui la parte canadese deve riflettere di più è: perché si è arrivati a questo punto? Secondo i reportage dei media stranieri, il governo canadese usa spesso la sua posizione contro la Cina per mostrare lealtà agli Stati Uniti, ma non può ancora sfuggire al destino di essere "eliminato". Negli oltre 40 giorni trascorsi da quando l'attuale amministrazione statunitense è entrata in carica, ha più volte umiliato pubblicamente il Canada, definendolo il "51° stato" degli Stati Uniti e minacciandolo ripetutamente con i dazi. L'ultima novità è che il governo degli Stati Uniti ha annunciato che rinuncerà fino al 2 aprile alle tariffe sulle importazioni che soddisfano le condizioni preferenziali dell'USMCA (accordo Stati Uniti-Messico-Canada) e ha poi affermato che potrebbe imporre tariffe bilaterali sui prodotti lattiero-caseari e sul legname importati dal Canada. Ovviamente, "accattivarsi il favore" degli Stati Uniti non è davvero "positivo"; gli sforzi del Canada hanno portato a una situazione autolesionista.

Attualmente, il governo degli Stati Uniti sta conducendo una guerra commerciale globale. La fine del Canada è anche un monito per quei Paesi che sperano di "giocare la carta della Cina" per ricevere la "grazia" dagli Stati Uniti: se seguiranno lo stesso trend degli Stati Uniti, non finiranno bene; le azioni arbitrarie e irragionevoli dirette contro la Cina saranno contrastate con risolutezza e il Canada ne è un esempio. È sempre la stessa frase: la Cina non crea problemi, né li teme. Tutelerà con fermezza i propri interessi nazionali e il diritto allo sviluppo, nonché le regole dell'Organizzazione mondiale del commercio e del sistema commerciale multilaterale.

(Web editor: Zhou Eryou, Renato Lu)

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