Media stranieri: la Cina ha carte vincenti nel confronto sui dazi

(CRI Online)mercoledì 30 aprile 2025

Di recente, Bloomberg News, Financial Times, Reuters e altri media hanno affermato che con l'imposizione da parte degli Stati Uniti di tariffe così alte, la Cina non ha motivo di praticare la moderazione. La Cina ha una serie di carte vincenti nel confronto sui dazi, e ciò "sta facendo soffrire ulteriormente" gli Stati Uniti.

Secondo Bloomberg News, non ci sono vincitori nelle guerre commerciali, e in questa guerra commerciale avviata dagli Stati Uniti sta diventando sempre più chiaro che le pedine in mano alla Cina potrebbero essere più forti di quanto pensato dagli Stati Uniti, soprattutto ora che la gente inizia a notare le sue contromisure. Infatti, nelle relazioni economiche e commerciali tra Cina e Stati Uniti, gli Stati Uniti dipendono profondamente dai prodotti cinesi, per cui le restrizioni alle importazioni risultano una sorta di autolesionismo.

Secondo un'analisi del Financial Times, la Cina ha diverse carte vincenti – mercati di esportazione sempre più diversificati, enormi quantità di buoni del Tesoro statunitensi, il controllo dei minerali strategici chiave e il vantaggio del sistema istituzionale di fronte alle crisi – tutte pedine che non solo consentiranno alla Cina di superare la prova, ma anche di dimostrare la propria forza nel corso dei negoziati.

Secondo l'agenzia Reuters, la svendita dei buoni del tesoro statunitensi ha fatto subire ulteriori perdite agli Stati Uniti, che avrebbero dovuto essere un rifugio sicuro dalle turbolenze finanziarie. Oltre al debito, gli Stati Uniti dipendono dalla Cina per molti metalli delle terre rare essenziali per la moderna produzione. Non appena introdotte le "tariffe reciproche", gli Stati Uniti si sono riservati una via d'uscita aggiungendo sei categorie di materie prime, tra cui alcuni minerali critici, all'elenco delle esenzioni. Tuttavia, se la Cina assume una posizione intransigente, tali deroghe potrebbero non essere sufficienti a evitare una crisi dell'offerta.

Citando l'analisi di Julian Evans-Pritchard, economista capo per la Cina di Capital Economics, il Financial Times afferma:"A giudicare dalla sola reazione del mercato, penso che gli Stati Uniti stiano soffrendo di più in questo momento: sono sottoposti a maggiori pressioni, per cui cercano di sedersi al tavolo dei negoziati per trattare."

(Web editor: Yang Luyuan, Renato Lu)

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