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Grotte cinesi patrimonio dell'UNESCO sotto la tutela di una rete avanzata di monitoraggio dei terremoti
Martedì 13 maggio è stata completata una rete di monitoraggio sismico su larga scala, una delle più importanti per le grotte in Cina, presso le Grotte di Maijishan, nella provincia del Gansu, Cina nord-occidentale, uno dei quattro principali complessi di grotte del Paese.
Il sistema mira a migliorare le capacità di allerta precoce in caso di terremoto per il sito Patrimonio dell'Umanità UNESCO, risalente a 1.600 anni fa e storicamente danneggiato da terremoti, fornendo al contempo un modello per la salvaguardia di altre grotte a livello nazionale.
La rete di monitoraggio integra oltre 200 stazioni sismiche entro un raggio di 100 chilometri dalle grotte e sei stazioni sulla parete rocciosa, secondo Zhou Weidong, ingegnere senior dell'Agenzia per i Terremoti del Gansu.
Il sistema consente il monitoraggio in tempo reale dell'attività sismica e delle vibrazioni attraverso la trasmissione regolare dei dati e modellazione 3D, offrendo supporto scientifico per strategie antisismiche personalizzate, secondo l'agenzia.
"I dati forniranno informazioni cruciali per i futuri interventi di conservazione e consolidamento", ha osservato Zhou.
Nel lavoro di conservazione quotidiano, gli ingegneri utilizzano sismometri nodali per analizzare i modelli di vibrazione lungo le passerelle e la parete rocciosa. Una tecnologia avanzata di identificazione dei danni aiuta a individuare problemi strutturali con precisione millimetrica, indirizzando interventi di riparazione tempestivi.
Le Grotte di Maijishan sono state inserite nella Lista del Patrimonio Mondiale nel 2014. Il sito comprende 221 grotte scavate nella parete rocciosa, collegate da 1,5 km di passerelle sospese, il cui percorso più alto raggiunge oltre 70 metri di altezza.
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