AIILIC: il futuro della lingua italiana in Cina

By Matteo Cherchi, Feng Yuxin (Quotidiano del Popolo Online)giovedì 12 giugno 2025

L'Associazione Insegnanti Italiani di Lingua Italiana in Cina (AIILIC) opera in Cina da quasi 3 anni.

Fondata da quattro professori di italiano - Sara Vaccari, Marco Zambon, Elia Pacifico e Martina Cirillo - l'AIILIC nasce informalmente nel luglio del 2021, viene presentata ufficialmente all'Istituto Italiano di Cultura a Beijing, dove ha sede, il 17 ottobre del 2022 e conta ora 56 iscritti.

Sara Vaccari, presidente dell'associazione, vanta una lunga storia d'amore con la Cina. Arrivata a Beijing nel 2008 come studentessa, si è innamorata del Paese, della sua cultura, dalle opportunità da esso offerte e non è più andata via, ha raccontato al Quotidiano del Popolo Online. Diventata insegnante per vocazione, seguendo le orme della madre, insieme ai suoi soci co-fondatori, si è accorta di esigenze comuni a tutti gli insegnanti di italiano in Cina: esigenze di formazione, burocratiche, logistiche e tutto ciò di cui un insegnante che vive all'estero ha necessità.

L'AIILIC nasce con l'obiettivo di sostenere la crescita professionale degli insegnanti di italiano nel Paese e di promuovere la diffusione della lingua e della cultura italiana. Organizza attività mirate a soddisfare le esigenze dei soci, come eventi formativi, corsi di formazione, corsi di aggiornamento, webinar, interviste, convenzioni con case editrici e altri eventi correlati. L'Associazione collabora inoltre con l'Istituto Italiano di Cultura di Beijing, con università italiane come la Ca' Foscari, l'Università per Stranieri di Perugia, l'Università per Stranieri di Siena, e organizza scambi con licei italiani e scuole convenzionate in Cina.

"Essendo l'Italia la culla della musica lirica, della moda, dell'arte, c'è un grande interesse verso lo studio della lingua e della cultura italiana", afferma Sara Vaccari; molti studenti che amano queste discipline studiano l'italiano per andare a completare la loro formazione in Italia.

"Le lingue sono le chiavi per aprire tante porte: le porte dell'amicizia, le porte nel mondo del lavoro e dello studio. I contatti avvengono così, parlando".

L'insegnante è per gli studenti il primo contatto con la lingua e la cultura straniera che si approcciano a studiare. Copre perciò un ruolo estremamente importante per gli scambi e la costruzione di ponti culturali. L'AIILIC cerca, dunque, di consolidare questi ponti tra Italia e Cina, crearne di nuovi e aumentare il traffico su quelli preesistenti.

Guardando al futuro, afferma Sara Vaccari, l'AIILIC intende collaborare maggiormente con i colleghi, professori, insegnanti, ricercatori e scrittori cinesi, e organizzare attività insieme a loro e alle Istituzioni italiane in Cina per la promozione e la diffusione della lingua e cultura italiana in Cina.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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