La Cina critica le dichiarazioni della presidente dell'UE sulla politica industriale e sollecita la fine dei doppi standard

(Quotidiano del Popolo Online)giovedì 19 giugno 2025

In risposta alle recenti dichiarazioni della Presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen sulle politiche industriali della Cina, il Ministero degli Esteri cinese ha espresso mercoledì 18 giugno forte insoddisfazione e ferma opposizione, definendo tali dichiarazioni fattualmente inaccurate e intrise di pregiudizi e doppi standard.

Il portavoce Guo Jiakun ha rilasciato queste dichiarazioni durante una regolare conferenza stampa in risposta a una domanda dei media sulle dichiarazioni di von der Leyen al vertice del G7 del 16 giugno.

La politica cinese in materia di sussidi industriali aderisce ai principi di apertura, equità e rispetto delle regole e si attiene rigorosamente alle norme dell'Organizzazione Mondiale del Commercio, ha affermato Guo, aggiungendo che lo sviluppo industriale della Cina si basa sulla continua innovazione tecnologica, su un sistema completo di produzione e filiera, sulla piena concorrenza sul mercato e su abbondanti risorse umane, guidate da competenze concrete, non da sussidi.

Guo ha affermato che la nuova capacità di produzione energetica della Cina ha dato un contributo significativo alla lotta globale contro il cambiamento climatico e alla transizione energetica. Ha osservato che la cosiddetta questione della "sovraccapacità" riflette essenzialmente le preoccupazioni di alcuni Paesi circa la propria competitività e quota di mercato, e che questi intendono usarla come pretesto per giustificare misure protezionistiche.

Il portavoce ha sottolineato che negli ultimi anni l'UE ha continuamente introdotto politiche industriali che prevedono ingenti sussidi a sostegno delle imprese europee, e ha persino proposto pubblicamente di dare priorità all'acquisto di prodotti europei.

Dal 2021 al 2030, l'UE erogherà oltre 1.440 miliardi di euro in vari sussidi, e oltre 300 miliardi di euro sono stati effettivamente erogati fino al 2024, ha osservato Guo, citando statistiche incomplete.

Attualmente, mentre l'UE si impegna a promuovere la crescita economica e migliorare la competitività, deve abbandonare i doppi standard e adottare una maggiore apertura e cooperazione, ha affermato Guo.

Negli ultimi 50 anni, dall'instaurazione delle relazioni diplomatiche, la cooperazione Cina-UE ha prodotto risultati fruttuosi e portato benefici tangibili a entrambe le parti, ha affermato il portavoce, aggiungendo che l'adesione della Cina a un'apertura di alto livello verso il mondo esterno continuerà a offrire alle aziende europee un ampio mercato e opportunità di sviluppo.

La Cina è disposta a migliorare la comunicazione e il coordinamento con la parte europea e a gestire adeguatamente le divergenze commerciali per ottenere risultati vantaggiosi per entrambe le parti e uno sviluppo comune, ha affermato Guo. Allo stesso tempo, ha sottolineato che la Cina si oppone fermamente a qualsiasi tentativo di minare il suo diritto allo sviluppo o di sacrificare i propri interessi per interessi personali altrui.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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