Quasi il 90% degli intervistati ritiene che il Big Beautiful Bill non renderà di nuovo grande l'America

(CRI Online)venerdì 04 luglio 2025

Il progetto di legge sui tagli fiscali e sulle spese, caldeggiato dal presidente Trump, è stato approvato con difficoltà al Senato dopo un drammatico stallo, grazie al voto decisivo del vicepresidente Vance che ha "rotto l'impasse". L'approvazione ha tuttavia acuito le divisioni nella società statunitense e alimentato preoccupazioni globali. Un sondaggio online della CGTN rivela che l'89,1% degli intervistati considera il cosiddetto "Big Beautiful Bill" una dimostrazione delle contraddizioni strutturali della "democrazia americana", destinato a fallire nell'obiettivo di "rendere di nuovo grande l'America".

Il New York Times ha definito il progetto di legge un "Robin Hood al contrario: prende centinaia di miliardi ai poveri per donarli ai ricchi". Il provvedimento prevede tagli federali al Medicaid per almeno 600 miliardi di dollari in dieci anni, privando della copertura sanitaria circa 11 milioni di persone e aumentando drasticamente premi e franchigie per altri 24 milioni. L'88,2% degli intervistati ha criticato la misura come un colpo grave al sistema sanitario statunitense, con conseguente deterioramento della qualità di vita americana. Le riduzioni fiscali potrebbero aumentare il deficit federale di 2,4 trilioni di dollari in dieci anni, con costi aggiuntivi per interessi di 551 miliardi di dollari. L'89,3% teme che questo aggravi i rischi legati al debito degli Stati Uniti, potenzialmente innescando una crisi economica totale.

L'orientamento isolazionista ed espansionistico del progetto di legge ha provocato proteste pubbliche. Introduce nuove tasse sugli investimenti provenienti da Paesi come Regno Unito e Germania, con un tasso iniziale dal 5% iniziale, che potrebbe salire fino al 20% nel quarto anno. L'84,9% critica questa strategia che scoraggerà gli investitori internazionali ad aprire fabbriche negli Stati Uniti, compromettendo la visione di rilocalizzare la produzione americana. Inoltre, il progetto di legge destina 175 miliardi di dollari a politiche migratorie restrittive, tra cui deportazioni interne, realizzazione di un muro di confine e tecnologie di sorveglianza. L'80,2% teme l'ampliamento del raggio della repressione migratoria, che peggiorerà la situazione caotica del controllo dell'immigrazione illegale negli Stati Uniti. L'incremento di 150 miliardi al budget di difesa preoccupa l'80% degli intervistati, che paventa un'intensificazione della corsa agli armamenti globale minacciando seriamente la pace mondiale.

Dalla presentazione del progetto di legge, la polarizzazione partitica attorno a questo provvedimento ha toccato livelli inediti. L'85,7% osserva come il progetto di legge abbia approfondito le divisioni tra partiti e all'interno del GOP stesso, mettendo a nudo i fallimenti della "democrazia americana". Il 92,3% ritiene che la misura non risolva i problemi strutturali degli Stati Uniti, anzi destabilizzi ulteriormente il Paese. L'86,3% prevede un'amplificazione del malcontento verso l'amministrazione Trump, mantenendo bassi i suoi indici di gradimento per il prossimo futuro.

Il sondaggio è stato pubblicato sulle piattaforme CGTN in inglese, spagnolo, francese, arabo e russo, raccogliendo 7.344 partecipanti in 24 ore.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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