Alti funzionari dell'UE e 24 Ministri degli Esteri promettono un'azione urgente per fermare la carestia a Gaza

(Quotidiano del Popolo Online)mercoledì 13 agosto 2025

Martedì 12 agosto, 24 Ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia, Australia e altri Paesi si sono impegnati congiuntamente a consentire l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza, sottolineando che la sofferenza umanitaria a Gaza ha raggiunto livelli inimmaginabili.

In una dichiarazione online cofirmata da alti funzionari dell'Unione Europea (UE), i ministri hanno affermato: "Lo spazio umanitario deve essere protetto e gli aiuti non dovrebbero mai essere politicizzati" nel contesto di Gaza.

Hanno messo in guardia dalla carestia nell'enclave, affermando: "È necessaria un'azione urgente per fermare e invertire la tendenza alla fame".

I ministri hanno esortato il governo israeliano ad autorizzare tutte le spedizioni di aiuti delle organizzazioni non governative internazionali e a sbloccare le attività degli attori umanitari essenziali. "Tutti i valichi e le rotte devono essere utilizzati per consentire l'afflusso di aiuti a Gaza, inclusi cibo, scorte alimentari, alloggi, carburante, acqua pulita, medicine e attrezzature mediche," indica la dichiarazione.

L'appello giunge mentre Gaza sta attraversando una crisi umanitaria senza precedenti, peggiorata da marzo, quando le autorità israeliane hanno chiuso tutti i valichi di frontiera con la Striscia.

Tra i firmatari della dichiarazione figurano i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Australia, Belgio, Canada, Cipro, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Islanda, Irlanda, Giappone, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera. Tra i funzionari dell'UE che hanno firmato figurano Kaja Kallas, Alto Rappresentante dell'UE per gli Affari Esteri e la Politica di Sicurezza e Vicepresidente della Commissione Europea, Dubravka Suica, Commissaria UE per il Mediterraneo, e Hadja Lahbib, Commissaria UE per l'Uguaglianza, la Preparazione e la Gestione delle Crisi.

Martedì, mentre le Forze di Difesa Israeliane (IDF) segnalavano operazioni in corso in tutta Gaza, gli ospedali locali hanno segnalato cinque decessi per fame e malnutrizione nelle ultime 24 ore, tra cui due bambini. Questo ha portato il bilancio delle vittime per fame e malnutrizione dall'ottobre 2023 a 227, tra cui 103 bambini.

Le autorità israeliane hanno ripetutamente negato la responsabilità della diffusione della carestia a Gaza, suscitando proteste globali. A luglio, il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha pubblicato sui social media un post in cui negava la carestia e qualsiasi politica che possa causarla.

In risposta alle continue operazioni militari israeliane e alle restrizioni agli aiuti umanitari, sempre più Paesi hanno espresso sostegno ai diritti umani dei palestinesi. Le richieste della comunità internazionale di attuare la soluzione dei due Stati si sono fatte più forti.

Il 24 luglio, il Presidente francese Emmanuel Macron ha dichiarato che la Francia riconoscerà ufficialmente lo Stato di Palestina durante l'imminente 80ª sessione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a settembre. Lunedì, anche il Primo Ministro australiano Anthony Albanese ha annunciato che l'Australia riconoscerà formalmente lo Stato di Palestina a settembre.

(Web editor: Wu Shimin, Renato Lu)

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