Federico Masini: rendere la lingua cinese accessibile in Italia

(Quotidiano del Popolo Online)martedì 19 agosto 2025

Fondata nel 1303, l'Università La Sapienza di Roma non è solo una delle università più antiche del mondo, ma anche la più grande d'Europa. Al Centro Linguistico della Sapienza, abbiamo incontrato il Professor Federico Masini, docente di Lingua e Letteratura Cinese presso la Facoltà di Lettere e Filosofia. Dal 2006, Masini è anche Direttore dell'Istituto Confucio della Sapienza, il più antico Istituto Confucio d'Europa. Per lui, la comprensione interculturale inizia dalla lingua. "Imparare il cinese", afferma, "è un'opportunità fondamentale per promuovere la comunicazione tra le culture".

Masini ricorda che, negli anni '70, studiare il cinese a Roma e in Italia in generale non era facile. Con risorse limitate, iniziò a imparare la lingua da solo. Dopo aver completato gli studi universitari in Linguistica e Filosofia, ottenne una borsa di studio per studiare presso il Beijing Language Institute. In seguito ottenne un incarico presso l'Ambasciata d'Italia a Beijing e trascorse in totale nove anni in Cina.

Federico Masini (Foto/Patrick Shead-Simmonds)

Federico Masini (Foto/Patrick Shead-Simmonds)

Durante il suo soggiorno in Cina, Masini iniziò a raccogliere materiale per studiare l'emergere della lingua cinese moderna. La sua ricerca si concentrò su come il contatto con gli stranieri sul suolo cinese all'inizio del XIX secolo influenzò il lessico cinese. "C'è una lunga storia di scambi inizialmente con l'inglese e il tedesco, poi con il giapponese", spiega. Ad esempio, la parola cinese per "ferrovia" fu importata dal tedesco, mentre "telefono" entrò nella lingua attraverso il giapponese. La sua ricerca culminò in una monografia pubblicata sul Journal of Chinese Linguistics negli Stati Uniti, che fu successivamente tradotta in cinese, giapponese e coreano.

Un altro aspetto chiave della carriera di Masini è stato lo sviluppo di materiali didattici per il cinese come lingua straniera in Italia. Insieme ai suoi colleghi, ha compilato più di dieci libri di testo, pensati per studenti di diversi livelli, dalle scuole superiori all'università. Il loro lavoro ha spinto il Ministero della Pubblica Istruzione italiano a riconoscere formalmente il cinese come lingua straniera insegnata a livello di scuola superiore. Oggi, oltre 20.000 studenti delle scuole superiori in Italia studiano cinese. Masini attribuisce questo successo alla dedizione del suo team allo sviluppo del curriculum, che a suo avviso "ha contribuito in modo significativo alla diffusione dell'apprendimento della lingua cinese nel sistema scolastico superiore italiano". Osserva inoltre con orgoglio che almeno dieci dei suoi ex dottorandi sono ora professori in Cina, lavorando in campi come la lingua cinese, l'italianistica e la storia.

Quest’anno l'Istituto Confucio celebrarà il 20° anniversario della sua fondazione. Masini crede fermamente nel valore dell'apprendimento della lingua e della cultura cinese "indipendentemente da ciò che si sceglie di fare nella vita, e in particolare merita di essere studiato dagli italiani, che, tra gli altri europei, hanno un forte legame storico con la Cina".

Per Masini, l'obiettivo dell'insegnamento del cinese in Italia è semplice: "Non pretendiamo che tutti diventino traduttori di letteratura cinese o interpreti della lingua cinese, ma abbiamo la speranza che tutti questi giovani studenti italiani, qualsiasi cosa faranno nella loro carriera, quando un giorno incontreranno persone cinesi, non si sentiranno fuori posto, ma condivideranno un senso di familiarità".

(Web editor: Feng Yuxin, Zhao Jian)

Foto