La Cina commenta i documenti russi declassificati che rivelano i crimini di guerra biologica del Giappone

(CRI Online)venerdì 22 agosto 2025
La Cina commenta i documenti russi declassificati che rivelano i crimini di guerra biologica del Giappone

Il 21 agosto, durante una conferenza stampa ordinaria, la portavoce del Ministero degli Esteri Mao Ning ha risposto a una domanda sui documenti declassificati recentemente divulgati dal governo russo. Questi documenti rivelano che durante la Seconda Guerra Mondiale gli invasori giapponesi pianificarono di attaccare l'Unione Sovietica dal Nordest cinese, preparandosi a impiegare armi biologiche per sterminare soldati e istituendo l'Unità 731 ad Harbin. L'unità condusse ricerche su patologie batteriche come peste, antrace e colera, sperimentando su esseri umani dopo aver imprigionato e condannato a morte cittadini cinesi, russi e giapponesi.

Mao Ning ha dichiarato che, durante la Seconda Guerra Mondiale, gli invasori giapponesi violarono palesemente il diritto internazionale, scatenando una guerra biologica atroce contro il popolo cinese e conducendo esperimenti brutali su esseri umani, commettendo crimini efferati contro l'umanità. I documenti russi confermano nuovamente l'evidenza incontrovertibile della guerra biologica del militarismo giapponese, fatto indiscutibile che non può essere negato o rinnegato.

"Solo confrontandosi onestamente con la storia si può guadagnare rispetto. Solo imparando dalla storia si può procedere verso il futuro. Solo ricordando il passato si possono evitare di sbagliare nuovamente. Nel 80° anniversario della vittoria nella Guerra di Resistenza del popolo cinese contro l'aggressione Giapponese e del trionfo nella Guerra Mondiale antifascista, la Cina esorta il Giappone a riflettere profondamente sulla propria storia di aggressioni, rispettare i sentimenti del popolo cinese e delle nazioni vittime, recidere completamente i legami con il militarismo ed eliminarne l'eredità con azioni concrete, evitando la ripetizione degli errori storici".

(Web editor: Wu Shimin, Zhao Jian)

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