La Gran Bretagna e i partner condannano l'approvazione di Israele per nuovi insediamenti in Cisgiordania

La Gran Bretagna, insieme a 22 partner, ha condannato giovedì 21 agosto la decisione dell'Alto Comitato di Pianificazione israeliano di approvare la costruzione di oltre 3.400 unità abitative nell'area E1 della Cisgiordania occupata, secondo una dichiarazione rilasciata dal governo britannico.

La decisione di Israele è "inaccettabile e viola il diritto internazionale. Condanniamo questa decisione e ne chiediamo l'immediata revoca con la massima fermezza", indica la dichiarazione congiunta.

"Ciò non porta alcun beneficio al popolo israeliano. Al contrario, rischia di minare la sicurezza e alimentare ulteriore violenza e instabilità, allontanandoci ulteriormente dalla pace".

"L'azione unilaterale del governo israeliano mina il nostro desiderio collettivo di sicurezza e prosperità in Medio Oriente. Il governo israeliano deve fermare la costruzione di insediamenti in linea con la risoluzione 2334 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e rimuovere le restrizioni alle finanze dell'Autorità Nazionale Palestinese", ha aggiunto.

La dichiarazione congiunta è stata firmata dai ministri degli Esteri di Australia, Belgio, Canada, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Islanda, Irlanda, Italia, Giappone, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Norvegia, Portogallo, Slovenia, Spagna, Svezia e Gran Bretagna, nonché dall'Alto rappresentante dell'UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza.

Inoltre, l'ambasciatore d'Israele in Gran Bretagna è stato convocato giovedì presso il Ministero degli Esteri, del Commonwealth e dello Sviluppo britannico, secondo un comunicato separato.

Mercoledì Israele ha autorizzato 3.753 unità abitative, di cui 3.401 per l'approvazione finale nel quartiere E1 di Ma'ale Adumim. Il progetto collegherebbe gli insediamenti per creare un continuum che separi la Cisgiordania da Gerusalemme Est.