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Cina: stop immediato alle ostilità, la pace non si costruisce con le armi
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Durante la conferenza stampa di routine tenutasi il 22 settembre presso il Ministero degli Esteri cinese, un giornalista di CMG ha rivolto a Guo Jiakun, portavoce del dicastero, una domanda sul fatto che diversi Paesi hanno annunciato uno dopo l'altro il riconoscimento dello Stato della Palestina, tra cui Regno Unito, Canada, Australia e altri Paesi occidentali. Allo stesso tempo, però, gli Stati Uniti continuano a vendere armi a Israele e affermano di discutere con i Paesi del Golfo un quadro di governance temporanea per Gaza nel periodo postbellico. Qual è il commento della Cina al riguardo?
In merito, Guo Jiakun ha dichiarato che la pronta fine del conflitto e la costruzione di una pace duratura sono l'aspettativa comune dei popoli palestinese e israeliano, nonché dell'intera regione mediorientale, e l'urgenza prioritaria della comunità internazionale. Gaza appartiene al popolo palestinese ed è una parte inseparabile del territorio palestinese.
Secondo la Cina, nell'attuale situazione è necessario promuovere con la massima urgenza un cessate il fuoco totale a Gaza e alleviare la catastrofe umanitaria, mentre i Paesi che esercitano un'influenza particolare su Israele dovrebbero assumersi concretamente le proprie responsabilità.
La forza non genera pace e la violenza non porta sicurezza. La Cina intende lavorare insieme alla comunità internazionale, continuando gli sforzi a favore del cessate il fuoco e della fine delle ostilità a Gaza, sostiene fermamente la giusta causa del popolo palestinese del ripristino dei propri legittimi diritti nazionali, e contribuisce instancabilmente alla pronta, completa, giusta e duratura risoluzione della questione palestinese.
people.cn © People's Daily Online




