Risposta Ministero del Commercio cinese a domande sull'indagine "301" USA verso industria navale cinese

(CRI Online)mercoledì 15 ottobre 2025

Il 14 ottobre il portavoce del Ministero del Commercio cinese ha risposto alle domande dei giornalisti sull'attuazione delle misure restrittive imposte dagli Stati Uniti all'industria navale e ad altri settori industriali cinesi a seguito dell'indagine ai sensi della Sezione 301. Un giornalista ha posto una domanda sull'attuazione formale da parte degli Stati Uniti delle misure restrittive, fra cui tasse portuali sui settori marittimo, logistico e cantieristico della Cina.

Il portavoce ha risposto affermando che le misure degli Stati Uniti sono tipicamente unilateraliste e protezionistiche in natura, violano gravemente le norme dell'OMC e il principio di uguaglianza e reciprocità sancito dall'Accordo sino-statunitense sui trasporti marittimi, conferiscono un vantaggio competitivo sleale alle aziende di navigazione e di costruzione navale di alcuni paesi, costituiscono pratiche discriminatorie nei confronti delle industrie di navigazione, cantieristica e di altro tipo della Cina, e danneggiano seriamente gli interessi di settori interessati della parte cinese. La Cina esprime forte insoddisfazione e ferma opposizione a queste misure. La Cina aveva annunciato che dal 10 ottobre avrebbe imposto tasse portuali speciali alle navi con componenti statunitensi, comprese quelle battenti bandiera statunitense, costruite negli Stati Uniti o possedute, partecipate o gestite da società statunitensi. La posizione della Cina su questo argomento è chiara. La parte cinese esorta gli Stati Uniti a correggere le proprie misure errate, a collaborare con la Cina e a risolvere le questioni di reciproco interesse attraverso dialogo e consultazione in modo paritario.

(Web editor: Wu Shimin, Renato Lu)

Foto