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Cina: "Crimine contro l'umanità deve raccogliere il più ampio consenso possibile tra tutte le parti"
Il 14 ottobre, Geng Shuang, vice rappresentante permanente della Cina presso le Nazioni Unite, intervenendo al Sesto Comitato dell'Assemblea Generale sull'argomento "crimini contro l'umanità", ha dichiarato che la definizione di questi crimini deve basarsi su un'analisi completa e approfondita delle prassi nazionali, raccogliendo il più ampio consenso possibile tra tutte le parti.
Geng Shuang ha sottolineato che i crimini contro l'umanità costituiscono gravi reati riconosciuti a livello internazionale, ma che negli ultimi anni il concetto è stato sempre più oggetto di strumentalizzazione politica. Alcuni Paesi, ha evidenziato, mostrano grande zelo nell'attribuire ad altri l'accusa di crimini contro l'umanità, ignorando al contempo le violazioni sistematiche e su larga scala commesse da loro stessi e dai propri alleati. Tutte le parti, ha concluso, devono opporsi al doppio standard, respingendo con fermezza la politicizzazione e l'etichettatura arbitraria di questi crimini.
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