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Iran annuncia la cessazione formale della Risoluzione n°2231 del Consiglio di Sicurezza dell'ONU
Nelle prime ore del 18 ottobre, ora locale di Iran, il Ministero degli Esteri iraniano ha rilasciato una dichiarazione annunciando la scadenza formale della Risoluzione n°2231 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. A partire dallo stesso giorno, tutte le disposizioni della risoluzione, comprese le relative restrizioni sul programma nucleare iraniano e i meccanismi allegati, sono considerate terminate. La questione nucleare iraniana, originariamente inserita all'ordine del giorno del Consiglio di Sicurezza con il pretesto della "non proliferazione", dovrebbe quindi essere rimossa dall'elenco tematico del Consiglio di Sicurezza dell'ONU.
La dichiarazione sottolinea che la Risoluzione n°2231 del Consiglio di Sicurezza e il suo allegato, l'Accordo sul nucleare iraniano, rappresentano un importante risultato della diplomazia multilaterale. Tuttavia, a causa del ritiro unilaterale degli Stati Uniti dall'Accordo sul nucleare iraniano nel 2018 e del mancato adempimento degli impegni da parte di tre Paesi europei – Regno Unito, Francia e Germania – tale risultato è stato gravemente compromesso. L'Iran ritiene che l'abuso da parte delle tre nazioni europee del meccanismo di risoluzione delle controversie dell'Accordo sul nucleare iraniano manchi di base giuridica e costituisca semplicemente un allineamento al ritiro unilaterale e illegale degli Stati Uniti dall'accordo. Questa mossa non influirà sull'efficacia legale della Risoluzione n°2231, che dovrebbe cessare formalmente come previsto il 18 ottobre 2025.
L'Iran ha ribadito la natura pacifica del suo programma nucleare, condannato gli attacchi statunitensi e israeliani contro il suo territorio e le sue strutture nucleari, ed espresso gratitudine per le posizioni responsabili assunte da Cina, Russia, Algeria, Pakistan e altri Paesi in seno al Consiglio di Sicurezza.
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