Rettore Università per Stranieri di Perugia: Scambi giovanili come ponti fra i cuori dei popoli cinese e italiano

By Wu Shimin, Feng Yuxin, Matteo Cherchi (Quotidiano del Popolo Online)lunedì 20 ottobre 2025
Rettore Università per Stranieri di Perugia: Scambi giovanili come ponti fra i cuori dei popoli cinese e italiano
Valerio De Cesaris, Rettore dell'Università per Stranieri di Perugia. (Quotidiano del Popolo Online/Wu Shimin)

Tra il 13 e il 19 ottobre anche in Cina si è celebrata la 25a Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. Valerio De Cesaris, Rettore dell'Università per Stranieri di Perugia, ha visitato la Cina per partecipare ad alcuni eventi legati alle celebrazioni. Durante uno di questi, ha rilasciato un'intervista esclusiva al Quotidiano del Popolo Online, condividendo le sue riflessioni su temi come la cooperazione sino-italiana nell'istruzione, l'apprendimento reciproco tra civiltà e gli scambi giovanili.

De Cesaris nutre grandi speranze per i giovani di entrambi i Paesi che stanno imparando le rispettive lingue. "Il mio primo consiglio agli studenti è di viaggiare e visitare i Paesi", ha affermato. Solo attraverso l'esperienza sul campo e l'interazione con i giovani locali è possibile entrare in contatto con il cuore culturale di un Paese. È proprio questo il fulcro del tema della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo di quest'anno, "Italofonia: lingua oltre i confini": lasciare che la lingua diventi un ponte che trascende i confini e unisce i cuori.

Attualmente, 26 istituti universitari in Cina offrono corsi di laurea in lingua italiana. Forte della sua esperienza di numerosi scambi e collaborazioni con università cinesi, De Cesaris ha sottolineato che gli scambi studenteschi svolgono un ruolo chiave in questo processo. "Gli studenti che studiano l'italiano devono poter venire in Italia, e trascorrervi un periodo di studio. Perugia è la città che ha accolto nel tempo il numero maggiore di studenti cinesi. Questo consente loro di vivere in una città italiana dove c'è un'università specializzata nella lingua e la cultura italiana, una città che è pronta per accogliere gli studenti cinesi". Discutendo i punti salienti dell'attuale cooperazione educativa sino-italiana, De Cesaris ritiene che l'apprendimento delle lingue non sia solo uno strumento di comunicazione, ma anche un'opportunità di incontro culturale. "Lo scambio tra gli studenti cinesi e gli studenti italiani ha il valore di far incontrare i popoli. L'incontro è un modo per superare la diffidenza e il pregiudizio. Nell'incontro si impara a stimare la cultura degli altri". Ha affermato che sia la Cina che l'Italia hanno una lunga storia e una splendida civiltà e condividono molti aspetti. "Per rafforzare l'amicizia occorre rafforzare la possibilità per gli studenti cinesi di andare in Italia e di venire in Cina per gli studenti italiani".

A suo avviso, le università non sono solo istituzioni educative, ma anche importanti piattaforme per promuovere scambi pacifici e apprendimento reciproco tra le civiltà. "Siamo in un tempo in cui ci sono tante, troppe guerre e in cui i rapporti tra gli Stati a volte sembrano difficili, perciò c'è bisogno di collaborazione e conoscenza tra i popoli. Attraverso l'amicizia tra i popoli tutto questo può migliorare", ha affermato. "Le università hanno il compito di aiutare le giovani generazioni di incontrarsi e conoscersi in maniera positiva". Lo scorso novembre, De Cesaris ha accompagnato il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella nella sua visita in Cina, partecipando alla Conferenza sul Meccanismo di Cooperazione Culturale Cina-Italia e al Dialogo tra i Rettori delle Università cinesi e italiane. "Questo incontro incarna l'idea che la collaborazione tra i popoli passi anche per la collaborazione accademica e il ruolo delle università".

Il 2025 segna il 55° anniversario dell'instaurazione delle relazioni diplomatiche tra Cina e Italia. Come professore di storia, De Cesaris ha sottolineato l'importanza della comprensione storica. "Comprendere la storia di una nazione è come comprendere il passato di un amico. Approfondire l'amicizia vuol dire anche conoscere gli aspetti delle rispettive storie personali, e questo vale anche per i popoli". Solo in questo modo è possibile comprendere meglio il presente e il futuro e capire come approfondire e sostenere questa amicizia, ha affermato.

(Web editor: Wu Shimin, Renato Lu)

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