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Ministero degli Esteri cinese: esorta il gruppo G7 ad abbandonare l'idea della Guerra Fredda
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Il 13 novembre, il portavoce del Ministero degli Esteri cinese Lin Jian ha presieduto una conferenza stampa di routine. In risposa alla domanda sulla riunione dei ministri degli Esteri del G7 e la dichiarazione congiunta, Lin Jian ha affermato che la dichiarazione congiunta della riunione dei ministri degli Esteri del G7 ha nuovamente distorto la realtà, ha diffamato la Cina e interferito negli affari interni della Cina. La Cina esprime la sua forte insoddisfazione e si oppone con fermezza a tali azioni.
Lin Jian ha sottolineato che la questione di Taiwan è insita nella politica interna cinese. Come risolvere la questione della Taiwan è un affare cinese che non richiede interventi esteri. Attualmente la situazione nel Mar Cinese Orientale e nel Mar Cinese Meridionale rimane principalmente stabile; il G7 deve cessare immediatamente ogni provocazione che causi controversie, che aggravi la tensione della situazione e che mini la pace e stabilità regionale. La Cina si è sempre dimostrata ragionevole sulle questioni di Ucraina, e non ha mai fornito armi letali a nessuna parte nel conflitto Russia-Ucraina; quindi, non può ricevere le condanne irragionevoli dal G7. Per quanto concerne le questioni relative alla pace e alla sicurezza, la Cina è un paese con la storia più esemplare. La Cina persegue con determinazione la via dello sviluppo pacifico, aderisce risolutamente a una politica di difesa nazionale, mantenendo costantemente le proprie forze nucleari al livello minimo necessario per la sicurezza nazionale. Il G7 ha evitato di affrontare la questione della responsabilità speciale degli Stati Uniti in materia di disarmo nucleare e dei rischi di proliferazione posti dal partenariato trilaterale in materia di sicurezza tra Stati Uniti, Regno Unito e Australia, limitandosi invece a criticare la Cina. Si tratta di un classico caso in cui la realtà viene distorta.
Lin Jian ha sottolineato che il G7 deve cessare di politicizzazione e strumentalizzare le questioni economiche e commerciali per evitare di minare l'ordine economico internazionale e le catene di approvvigionamento globali. La Cina esorta ancora una volta il G7 a riconoscere le tendenze globali prevalenti, ad abbandonare la mentalità da guerra fredda e i pregiudizi ideologici, a smettere di manipolare le questioni relative alla Cina e di interferire negli affari interni della Cina, e a concentrarsi invece su azioni che promuovano la solidarietà e la cooperazione all'interno della comunità internazionale.
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