Gli scienziati cinesi sviluppano nanocorpi ad ampio spettro per il trattamento della febbre da zecca

(Quotidiano del Popolo Online)venerdì 21 novembre 2025
Gli scienziati cinesi sviluppano nanocorpi ad ampio spettro per il trattamento della febbre da zecca
Il professor Wu Xilin (al centro) lavora con il suo team presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Nanjing, nella provincia orientale cinese del Jiangsu. (20 novembre 2025 - Università di Nanjing/via Xinhua)

Un team di ricerca cinese ha sviluppato una combinazione di nanocorpi che mostra una potente e ampia efficacia contro la sindrome da febbre grave con piastrinopenia (SFTS), una grave malattia infettiva trasmessa dalle zecche.

Con l'aumento dell'incidenza globale della SFTS e l'assenza di trattamenti specifici attualmente disponibili, questa scoperta offre una potenziale soluzione terapeutica.

Lo studio, condotto dal professor Wu Xilin e dal suo team presso la Facoltà di Medicina dell'Università di Nanjing, in collaborazione con diverse istituzioni nazionali, è stato pubblicato giovedì 20 novembre come articolo di copertina sulla rivista Science Translational Medicine.

Le infezioni da SFTS si verificano spesso da aprile a settembre, quando le persone vengono morse dalle zecche in aree erbose o selvatiche. La malattia può portare a sintomi gravi come febbre alta e un brusco calo della conta piastrinica.

In precedenza, i ricercatori dell'Università di Nanjing avevano isolato nanocorpi di prima generazione contro il virus dagli alpaca, che hanno mostrato un'efficacia preliminare in studi condotti sui topi.

Per affrontare la sfida posta dai molteplici sottotipi del virus SFTS, i ricercatori hanno adottato un approccio di "terapia cocktail". Hanno immunizzato gli alpaca con antigeni di diversi sottotipi virali e hanno selezionato due potenti nanocorpi che prendono di mira distinti siti virali conservati e bloccano l'infezione. Questi nanocorpi sono stati poi combinati in un unico trattamento.

Nei test, i furetti infetti trattati con questo cocktail di nanocorpi sono tutti sopravvissuti. La loro carica virale è scesa a livelli non rilevabili, con significativi miglioramenti nella conta piastrinica e una riduzione del danno tissutale.

Il team di ricerca ha avviato la ricerca preclinica su questa combinazione di nanocorpi. "Speriamo di fornire una soluzione farmacologica in grado sia di trattare che di prevenire la SFTS", ha affermato Wu.

(Web editor: Wu Shimin, Renato Lu)

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