Wang Yi: l'attuale leader giapponese ha oltrepassato una linea rossa che non dovrebbe essere toccata

(CRI Online)lunedì 24 novembre 2025

Dal 19 al 22 novembre, su invito, Wang Yi, membro dell'Ufficio Politico del Comitato Centrale del PCC e Ministro degli Esteri cinese, si è recato in Kirghizistan, Uzbekistan e Tagikistan per svolgere dialoghi strategici tra ministri degli esteri e incontrare i leader dei tre Paesi. Al termine della visita, ha rilasciato un'intervista ai media cinesi.

Nei documenti politici congiunti pubblicati durante questo viaggio, i Paesi dell'Asia Centrale hanno tutti ribadito l'adesione al principio di "una sola Cina". Wang Yi ha affermato che sostenersi con fermezza sulle questioni che toccano gli interessi fondamentali è ciò che deve caratterizzare il futuro condiviso tra la Cina e l'Asia Centrale. La Cina è pronta a essere un sostenitore convinto e un difensore efficace della pace, della stabilità e dello sviluppo dell'Asia Centrale. Ci opponiamo a qualsiasi interferenza negli affari interni dei Paesi dell'Asia Centrale e non permetteremo a nessuno di creare divisioni o instabilità. Ha illustrato ai tre ministri degli esteri la posizione di principio della Cina sulla questione di Taiwan, smascherando le parole e le azioni erronee dell'attuale leader giapponese, il quale ha apertamente violato gli interessi fondamentali della Cina e messo in discussione l'ordine internazionale del dopoguerra. I tre Paesi hanno dichiarato pubblicamente che nel mondo esiste una sola Cina, che Taiwan è parte inalienabile del territorio cinese, che si oppongono a qualsiasi forma di "indipendenza di Taiwan" e che sostengono con fermezza tutti gli sforzi del governo cinese per realizzare la riunificazione nazionale.

Quest'anno ricorre l'80° anniversario della vittoria nella guerra di resistenza del popolo cinese contro l'aggressione giapponese e nella Guerra Mondiale Antifascista. In questo anno cruciale, ciò che il Giappone dovrebbe fare è riflettere a fondo sulla storia dell'invasione e della colonizzazione di Taiwan, nonché sui crimini di guerra commessi dal militarismo giapponese.

Ciò che sconcerta è che l'attuale leader giapponese abbia invece rilasciato segnali errati, suggerendo addirittura un possibile intervento militare sulla questione di Taiwan, pronunciando parole che non avrebbe dovuto dire e oltrepassando una linea rossa che non dovrebbe essere toccata. La Cina deve rispondere con fermezza: questo non solo difende la sovranità e l'integrità territoriale della Cina, ma tutela anche i risultati del dopoguerra ottenuti con sangue e sacrificio, salvaguardando la giustizia internazionale e la coscienza dell'umanità.

(Web editor: Feng Yuxin, Renato Lu)

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