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Cina: "Azioni separatiste di 'Indipendenza di Taiwan' sono destinate al fallimento"
Durante la conferenza stampa ordinaria del 27 novembre all'Ufficio per gli Affari di Taiwan del Consiglio di Stato, un giornalista ha chiesto al portavoce Chen Binhua di commentare il fatto che Lai Ching-te ha convocato la cosiddetta "riunione dei vertici per la sicurezza nazionale", avanzando il cosiddetto "piano d'azione nazionale di sicurezza per la salvaguardia di Taiwan democratica", e che durante la conferenza stampa successiva ha diffuso le falsità separatiste dell'"indipendenza di Taiwan" secondo cui "Taiwan democratica è un Paese con sovranità indipendente".
Chen Binhua ha affermato che Taiwan è parte integrante della Cina, non è mai stato un Paese e non lo sarà mai. "Esiste una sola Cina al mondo. La Cina continentale e Taiwan appartengono entrambe alla Cina, e ciò non cambia né deve cambiare", ha sottolineato il portavoce, aggiungendo che da quando Lai Ching-te è salito al potere, ha ignorato l'opinione pubblica taiwanese, ha persistito ostinatamente nella posizione separatista, incitando a ogni costo "azioni contro la Cina" e inasprendo incessantemente la tensione nello Stretto.
Le azioni separatiste porteranno a guerra e sono destinate al fallimento. La questione taiwanese costituisce uno dei più importanti interessi cinesi, riguarda i sentimenti nazionali di oltre 1,4 miliardi di cinesi ed è una linea rossa invalicabile. Qualora le forze separatiste la oltrepassassero, sarebbero colpite duramente. "Abbiamo la ferma determinazione e la grande capacità di infrangere ogni azione separatista e ingerenza esterna per salvaguardare la sovranità nazionale, l'integrità territoriale, la sicurezza e il benessere della popolazione taiwanese. La grande rinascita della nazione cinese è inarrestabile, la completa riunificazione verrà sicuramente realizzata", ha concluso il portavoce.
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